Venerdì 27 e sabato 28 a Scerni un convegno nazionale per il rilancio della convenzione degli Appennini

Cristina Mosca
27/11/2009
Attualità
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Puntare sulle politiche di sistema per promuovere una nuova fase per i parchi e le aree protette, e rilanciare il ruolo dell’Appennino nelle strategie nazionali e internazionali per la conservazione della biodiversità. È questo l’obiettivo dell’iniziativa promossa da regione Abruzzo, Federparchi e Legambiente che si terra a Scerni (Ch), presso il Centro Direzionale di APE il 27 e 28 Novembre. Il convegno “Dalla Convenzione degli Appennini alle montagne del Mediterraneo: proposte, idee e progetti per il rilancio delle politiche di sistema” coinvolgerà istituzioni, ambientalisti ed esperti in un confronto che serve a rilanciare la Convenzione degli Appennini, firmata a L’Aquila il 14 febbraio 2006, valorizzare le buone pratiche realizzate e discutere di come affrontare la nuova fase che vede, tra l’altro, l’Abruzzo dei Parchi interrogarsi sul futuro del dopo terremoto. «Lungo la dorsale appenninica, dal Passo di Cadibona ai Nebrodi, insiste oltre la metà delle aree protette istituite nel nostro Paese – dichiara Angelo Di Matteo, presidente di Legambiente Abruzzo - questo 20% di territorio appenninico è protetto grazie ad una diffusa presenza di parchi e riserve nelle quali sono conservate specie e habitat prioritari di estrema valenza e le politiche di sistema, che hanno avuto nel progetto A.P.E. (Appennino Parco d’Europa) una importante interpretazione, deve essere rilancia proprio nella regione dei Parchi e deve contribuire anche a superare le difficoltà che il sisma del 6 aprile ha prodotto». «Dopo la firma della Convenzione degli Appennini – aggiunge Antonio Nicoletti della Segreteria nazionale di Legambiente – alle istituzioni interessate è mancata la giusta determinazione per puntare efficacemente sulle politiche di sistema. Nella fase attuale, che vede le aree protette messe in discussione dalla mancanza di ruolo e di risorse economiche, rilanciare su queste strategie serve non solo ai parchi e alla biodiversità, ma soprattutto serve al Paese per rilanciare un’immagine appannata da politiche ambientali inefficienti». «Questa amministrazione, proponendosi nello sviluppo del Centro direzionale APE, ha inteso realizzare un’azione di valorizzazione del nostro territorio in un’ottica di sviluppo sostenibile, volta ad individuare, promuovere ed a mettere in rete le risorse endogene del territorio affine al progetto Appennino Parco d’Europa – dichiara Donato D’Ercole, sindaco di Scerni – Il Centro APE di Scerni si pone l’obiettivo prioritario di creare e valorizzare le risorse turistiche endogene per permettere loro di svolgere anche una funzione di polo d’attrazione». Il Programma Domani Venerdì 27, dalle 15 alle 20, il dirigente dell'ufficio Parchi della Regione Abruzzo Annabella Pace e il dirigente del settore Parchi e Foreste della Regione Emilia Romagna introdurranno la prima sessione, che sarà incentrata sul confronto tra esperienze di buone pratiche tra il Parco Nazionale della Majella (rappresentato da Teodoro Andrisano), il Parco nazionale Appennino Tosco-Emiliano (Fausto Giovanelli), il Parco regionale Gola della Rossa e Frasassi (Fabrizio Giuliani), il Parco regionale delle Alpi Apuane (Alfredo Lazzeri), il Parco nazionale del Pollino (Domenico Pappaterra), il Parco regionale dei Monti Lucretili (Paolo Piacentini), il Parco nazionale delle Foreste Casentinesi, Falterona e Campigna (Luigi Sacchini), il Parco regionale dei Monti Lattari (Anna Savarese) e, naturalmente il Parco nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise, rappresentato dal presidente Giuseppe Rossi. Verranno esposte idee per un nuovo impegno da Ugo Baldini (C.A.I.R.E.), Dario Febbo (Legambiente), Sandro Polci (Serico-Cresme), Matteo Tollini (responsabile progetto APE – Appennino settentrionale), Laura Viganò (Istituto Nazionale di Economia Agraria). Sabato 28 alle 9 verrà inaugurato il Centro Direzionale APE alla presenza del presidente Provincia di Chieti Enrico Di Giuseppantonio, del sindaco di Scerni Donato D’Ercole, del Presidente Giunta Regione Abruzzo Gianni Chiodi, del Presidente di Legambiente Abruzzo Angelo Di Matteo. Condurrà l'incontro il presidente della Fondazione del Vastese per l’Ambiente e lo Sviluppo Sostenibile Giuseppe Di Marco. Dalle 10 alle 13 si terrà la seconda sessione del convegno, concentrata sul futuro della convenzione, introdotta dal direttore generale della Regione Abruzzo Antonio Sorgi. Interverranno Luigi Boitani (Università di Roma), Aldo Cosentino (direttore generale DPN - Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare), Tommaso Dal Bosco (direttore generale UNCEM), Mauro Di Dalmazio (assessore turismo Regione Abruzzo), Gianfranco Giuliante (vicepresidente vicario Federparchi), Stefano Landi (Travel di SL&A srl), Stefano Masini (responsabile Ambiente Coldiretti), Gianfranco Nappi (assessore agricoltura Regione Campania), Savino Santarella (assessore agricoltura Provincia di Foggia), Massimo Sargolini, (Università di Camerino). Le conclusioni saranno affidate al presidente della Giunta della Regione AbruzzoGianni Chiodi. Ufficio stampa Legambiente Abruzzo Cristina Mosca

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