Il 46% degli abruzzesi farà un acquisto durante i saldi, l'80 per cento delle compere sarà fatta nei negozi 'fisici', e i prodotti più ricercati sono maglioni, scarpe, pantaloni.
Sono i dati principali dell'indagine nazionale condotta in tutte le regioni da Confesercenti e Ipsos, che ha dato il via al conto alla rovescia per i saldi invernali che in Abruzzo inizieranno il 4 gennaio.
"Una data sempre troppo ravvicinata - sottolineano il presidente di Confesercenti Abruzzo Daniele Erasmi ed il direttore Lido Legnini - ma che per le migliaia di negozi indipendenti di questa regione continuano a rappresentare una voce rilevante non solo del bilancio aziendale, ma per dimostrare un ruolo centrale apprezzato dai consumatori, che in questi casi continuano a preferire il contatto fisico con commercianti e addetti alle vendite rispetto alle grandi piattaforme online".
I numeri dell'indagine Confesercenti dicono infatti che "i saldi invernali si confermano l'evento promozionale più importante dell'anno: nelle preferenze dei consumatori battono il Black Friday 5 a 2 - ricordano Erasmi e Legnini - e questo nonostante la deregulation del Black Friday, che vede i commercianti italiani più indeboliti rispetto a quelli di qualunque altro Paese europeo". Secondo i numeri Confesercenti, il 59% degli intervistati ha già pianificato quanto investire nel rinnovo del guardaroba: in media si spenderanno circa 218 euro a famiglia, in Abruzzo 215 euro. Cifre importanti, per un evento promozionale che è ancora il più apprezzato dagli abruzzesi: il 51% degli intervistati ritiene i saldi l'appuntamento più conveniente e utile, mentre solo il 21% indica il Black Friday.
Come accaduto nell'ultima settimana di Natale, anche per i prossimi saldi i punti vendita fisici appaiono in vantaggio sull'online: si comprerà attraverso entrambi i canali, ma otto italiani su dieci (78%) sceglieranno i negozi per almeno un acquisto, contro il 58% che comprerà un prodotto online. I prodotti moda più desiderati per questi saldi sono maglioni e felpe, indicati dal 51% di chi ha previsto di acquistare. Un effetto dell'arrivo del freddo dopo un autunno caldo, a causa del quale il 30% circa dei consumatori segnala di aver ridotto gli acquisti di abbigliamento invernale. Particolarmente cercati i maglioni di qualità con decorazioni.
Seguono, a brevissima distanza, le calzature (49% delle segnalazioni) e poi - ben più staccati - gonne e pantaloni (31%), con un interesse forte per jeans e denim, e maglie e top (30%). Nella lista dei desideri ci sono anche intimo (28%), camicie e camicette (22%), borse (21%) e i capispalla - giubbotti, cappotti e piumini - sempre al 21%. Poi accessori (18%) e abiti e completi (17%).