Dopo un periodo di stagnazione, il mercato immobiliare italiano sta dando incoraggianti segni di risveglio. L'aumento delle compravendite, supportato da condizioni di credito più favorevoli e dalla tenuta dei redditi della famiglia, è una chiara testimonianza della buona salute di cui gode il mercato immobiliare italiano.
Qual è la situazione attuale del mercato immobiliare italiano?
Il maggior numero di compravendite di immobili si registrano in città come Milano, Roma, Venezia e Torino, che hanno sempre giocato un ruolo di primo piano in questo mercato. Da registrare un dato importante: i prezzi delle case restano stabili e in alcune città, come Milano, si è registrata addirittura una lieve flessione. In altre città ci sono invece degli aumenti, ma comunque moderati.
C'è un altro fattore che evidenzia la crescita del mercato immobiliare italiano, cioè la riduzione dei tempi per concludere una transazione immobiliare, che sia una vendita o una locazione. Ci sono tutti gli elementi per dire che il 2025 è l'anno buono per acquistare casa, alla luce della netta ripresa del mercato immobiliare, tenendo conto che persisteranno comunque nuove sfide e criticità come le politiche fiscali, l'evoluzione del mercato e la stabilità economica e geopolitica.
Mutuo a tasso fisso: è l'opzione migliore?
Il 2025 sarà sicuramente un anno buono per acquistare casa rispetto al passato, sia per i progressivi tagli dei tassi di interesse previsti dalla BCE, sia perché è stato rifinanziato, per la prima volta per tre anni consecutivi, il Fondo di Garanzia Prima Casa Consap dedicato agli under 36.
Quando si acquista una casa bisogna però fare una scelta importante: tasso fisso o variabile? Sicuramente bisogna fare una serie di valutazioni, dal contesto finanziario alla propria situazione personale.
Un mutuo a tasso fisso tende generalmente a farsi preferire in un contesto economico di incertezza come quello attuale. Prevede, infatti, il pagamento di rate a tasso d'interesse costante, fino alla completa estinzione del debito.
Inoltre, i tassi di interesse stanno iniziando a vedere un progressivo abbassamento dopo i picchi raggiunti nel 2022 e nel 2023, ma i mutui variabili rimangono tuttora più onerosi (almeno al momento della stipula) rispetto al fisso, senza garantire la stessa stabilità sul lungo periodo.
I vantaggi del mutuo a tasso fisso
Con il mutuo a tasso fisso, il contraente del finanziamento ha il vantaggio di conoscere dall'inizio il costo totale del prestito e l'ammontare delle singole rate, con la certezza che queste cifre non varieranno nel tempo.
Ecco perché il mutuo a tasso fisso potrebbe essere la scelta vincente:
- protezione dalle variazioni del mercato: se i tassi di interesse aumentano, come accaduto negli ultimi anni, il contraente con un mutuo a tasso fisso non subisce l'impatto degli aumenti;
- convenienza a lungo termine: se il mutuo dura più di 10-15 anni, il tasso fisso protegge da eventuali aumenti futuri dei tassi;
- maggiore tranquillità psicologica: sapere che il costo del mutuo non cambierà è rassicurante, soprattutto per le famiglie che devono far quadrare il budget mensile.
Sebbene la speranza di ulteriori tagli in futuro potrebbe far propendere per la scelta del variabile, quindi, nell’immediato la strada migliore potrebbe essere quella di optare comunque per un fisso, con l’accortezza di mettere a confronto il tasso di interesse del mutuo che ciascuna banca propone, in modo da aggiudicarsi quello più conveniente.
Se poi l’attuale spinta al ribasso dei tassi si consoliderà, è sempre possibile cambiare la tipologia di tasso stipulato in un secondo momento, magari quando si sarà più vicini alla scadenza del rimborso e si potranno prevedere e affrontare meglio eventuali imprevisti.