E' stato presentato nella serata di sabato 8 febbraio al Moliere Bistrot Letterario di San Salvo il nuovo libro del giornalista Stefano Venditti dal titolo “La diversità è una risorsa”.
L'incontro, moderato dal professore e sociologo Emanuele Di Nardo, ha visto un importante collegamento video con Fra Emiliano Di Matteo direttamente dalla missione dei Frati Cappuccini in Ciad, cui sono destinati interamente i proventi del libro.
Il testo, edito dalla Casa Editrice “PubMe” per la collana “Policromia”, è la quarta opera del giornalista Venditti, che questa volta ha deciso di porre l'accento su una missione di Frati Cappuccini in Ciad che, tra le altre cose, gestisce un istituto comprensivo dalla scuola elementare a quella superiore, per bambini e bambine non vedenti.
Il testo è accompagnato dalle suggestive foto di Fra Antonio Di Mauro, Fra Matteo Lecce autore dello scatto fotografico della copertina e dei frati della Provincia di Sant'Angelo e Padre Pio. “La diversità è una risorsa” è un autentico racconto ed analisi della vita quotidiana che svolgono i Frati Cappuccini in Ciad e della loro mirabile missione, diventata parte integrante della comunità africana.
Ovviamente un focus più dettagliato è stato dedicato alla situazione dei bambini e delle bambine e alle difficoltà e agli ostacoli, sia mentali sia fisici, che ancora oggi i bambini che nascono con una malformazione fisica debbano affrontare in Ciad.
“Il progetto editoriale è nato con il preciso scopo di raccogliere fondi, tramite la vendita del libro, proprio per aiutare questi piccoli fratelli e sorelle del Ciad per sostenere il progetto educativo / formativo della scuola per non vedenti dei Frati Cappuccini. L'intento è di far diventare i bambini e le bambine ”scartati" dalla società del Ciad, attraverso lo studio, una risorsa per il proprio territorio e per il proprio Paese dando loro una concreta possibilità di apprendere e di maturare sia come studenti sia come uomini e donne del futuro. Con i proventi del libro, poi, nel limite del possibile, vorremmo anche fare giungere in Ciad dell'attrezzatura sportiva creata proprio per coloro che sono privi della vista per fargli avvicinare anche alla pratica sportiva", ha spiegato l'autore.
In conclusione c'è stato il firma copie del libro.