«Liste d’attesa nella neuropsichiatria infantile problema insostenibile, nonostante le promesse dell’ex direttore generale Schael la situazione non è mai stata realmente risolta - protesta Asperger Abruzzo - impossibile smaltire l’enorme arretrato e garantire tempi di attesa accettabili per bambini e ragazzi che necessitano di una valutazione specialistica».
«A fronte di un bacino di utenza molto ampio la Asl dispone solo di 27 operatori» riporta l’associazione presieduta da Marie Helene Benedetti - nonostante le difficili condizioni di lavoro il personale della neuropsichiatria si impegna con dedizione per garantire un servizio dignitoso, sappiamo grazie alle segnalazioni dei nostri soci che questa neuropsichiatria sta offrendo terapie abilitative di qualità, facendo risparmiare alla ASL ingenti risorse che altrimenti sarebbero state spese in terapie private».
«Pretendiamo che la ASL e la Regione si assumano finalmente le proprie responsabilità, che fino ad oggi ci sono state promesse senza mai trovare una reale applicazione risolutiva – si legge nel comunicato dell’associazione - occorre un piano strutturato che consenta alla neuropsichiatria di lavorare con serenità, con spazi adeguati e personale competente e sufficiente a garantire tempi di attesa umani».
«Asperger Abruzzo sta portando avanti numerosi ricorsi contro l'Inps per far valere il diritto dei bambini autistici di livello 2 e 3 ad ottenere una non rivedibilità fino ai 18 anni questo, oltre a garantire continuità alle famiglie, alleggerirebbe la neuropsichiatria da inutili certificazioni volte esclusivamente alle revisioni – conclude Marie Helene Benedetti - se non verranno presi provvedimenti concreti, saremo di nuovo pronti a manifestare con ancora più forza di prima non possiamo e non vogliamo accettare ulteriori rinvii e promesse non mantenute, non accetteremo ulteriori prese in giro».