Il sindaco Cicchillitti invoca il 'bavaglio' per la stampa locale

Francesco Bottone
07/02/2010
Attualità
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CASTELGUIDONE - Una censura, o se si preferisce un bavaglio alla stampa locale, è quanto chiede il sindaco di Castelguidone, Mario Cicchillitti, in un'incredibile missiva indirizzata ai colleghi degli altri comuni dell'Alto Vastese. Che Cicchillitti nutra una certa antipatia nei confronti dell'informazione e della libera circolazione delle opinioni è risaputo, ma questa volta il primo cittadino ha protestato, addirittura in maniera ufficiale, con gli altri sindaci di zona, perché questa testata si è occupata della gestione dei rifiuti ingombranti, o meglio, delle decisioni assunte in merito dalla conferenza dei sindaci, quell'organismo che ha sostituito il consiglio della Comunità montana. Nelle scorse settimane, da queste colonne, si è dato conto di quanto deliberato in quella sede, trattandosi di una materia, quella della gestione dei rifiuti speciali e ingombranti, di largo interesse per tutti i cittadini. Secondo Cicchillitti, però, si è trattato di un "modo di lavorare a dir poco scorretto e poco professionale". Il motivo? Semplice: la seduta della conferenza dei sindaci non è aperta al pubblico, quindi nemmeno i giornalisti sono ammessi ai lavori. Le decisioni prese, però, trattandosi di amministratori e non di appartenenti ad una società segreta o ad una loggia, sono e devono essere pubbliche, pubblicizzate, diffuse ai diretti interessati: i cittadini. Cicchillitti invece trova scandaloso e inaccettabile che qualche sindaco si sia permesso di comunicare l'esito della seduta alla stampa locale. La trasparenza, evidentemente, non piace a tutti. Oltre a contestare "fermamente il contenuto dell'articolo ed il metodo del suo autore", il sindaco di Castelguidone si riserva "di accertare quanto accaduto durante l'incontro per fare chiarezza e soprattutto per far sì che questi episodi non avvengano più". Insomma, lo 'spione' va identificato e fermato, in modo che non ci siano più fughe di notizie più o meno imbarazzanti, perché, come confessa lo stesso Cicchillitti, "nella conferenza dei sindaci si mettono a nudo i propri pensieri confrontandosi anche in maniera accesa per poi cercare di arrivare però a delle decisioni giuste per il bene dei propri cittadini amministrati" e inoltre "ogni sindaco o suo delegato ha il dovere di non diffondere pubblicamente tali questioni con lo scopo di non compromettere i rapporti sia umani che politici". Viva la trasparenza.

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