Riportiamo, di seguito, un articolo apparso nei giorni scorsi su Qui Quotidiano, in merito alla 'spartizione' di poltrone in enti più o meno inutili, da parte di noti personaggi politici del Vastese. "La fantasia di un autore e regista cinematografico ha prodotto negli anni Settanta–Ottanta la fortunata serie televisiva “Tre nipoti e un maggiordomo”, imperniata sulle simpatiche gag di tre nipoti rimasti orfani accuditi da un grosso quanto bonario maggiordomo. La realtà politica della sinistra italiana e chietina ha superato la fantasia, producendo quarant’anni dopo un episodio inaspettato ed antipatico, dal titolo “tre cognati ed una presidenza”, imperniata su un accordo di potere di due cognati che hanno designato (e fatto votare) in un ente consortile il terzo cognato. È la storia di Camillo D’Amico (dell’associazione agricola Copagri) che ha fatto un accordo “sindacale” con il cognato Giuseppe Torricella (presidente uscente del Consorzio di Bonifica Sud ed esponente della Cia, non quella americana, ma quella di casa nostra, anzi casa loro) per designare alla presidenza lasciata vacante (da Torricella) l’avvocato Panfilo Di Silvio, orfano della poltrona assessorile, su cui è stato assiso per diversi anni. Sul set televisivo ad accudire gli orfani ci pensava il maggiordomo. Sul set di Cupello, ad “aiutare” l’avvocato rimasto senza posto, ci ha pensato la “generosità” dei due cognati. La puntata di “tre cognati e una presidenza” è andata in onda domenica scorsa sul canale… di Bonifica, ovviamente senza fare audience nei mass media del Vastese, per l’imbarazzato silenzio dei moralisti a senso unico della sinistra locale: dipietristi, democratici, sindaci ed assessori cupellesi e della zona".