Il sindaco Di Stefano nomina un nuovo vigile urbano a Fresagrandinaria. La minoranza: "Non ha i requisiti" e chiede l'intervento del Prefetto

Francesco Bottone
03/03/2010
Attualità
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FRESAGRANDINARIA - "Quando il potere diventa imperio". Così, in maniera lapidaria, la capogruppo di minoranza in Consiglio comunale, Anna Adelina Dragonetti, commenta quanto accaduto in paese in merito all'utilizzo di un dipendente comunale in mansioni da vigile urbano. "Con delibera n. 63 del 27/11/2009, la Giunta comunale ha assegnato per sei mesi, dal priimo dicembre scorso, la mansione temporanea di categoria immediatamente superiore di vigile urbano, ad un dipendente assunto con mansioni di bidello-autista di scuolabus cat. B4. - spiega la consigliere Dragonetti - La mansione di vigile urbano può essere svolta solo da dipendenti assunti con categoria C, con diploma di scuola media superiore, di qui il rifiuto del responsabile del settore di fare la determina di nomina con assegnazione della mansione di vigile al dipendente in oggetto, che tali requisiti non ha. La dirigente in questione avrebbe risposto personalmente del maggiore onere conseguente, come prevede l'art. 52 comma 5 del Testo unico sul pubblico impiego. Intanto il dipendente dal giorno 7 dicembre scorso ha indossato la divisa da vigile urbano con lo stemma della regione Abruzzo, e ha lasciato sulle auto preavvisi di accertamento con il timbro della Polizia Municipale di Fresagrandinaria. Il giorno 22 gennaio 2010, la divisa cambia, non è più quella di vigile, ma quella di ausiliare del traffico, e i preavvisi di accertamento portano il timbro 'Ufficio di Segreteria'. Come minoranza abbiamo chiesto spiegazioni in merito, ed il giorno 15 febbraio, ci è stato consegnato un provvedimento sindacale che determina di designare il dipendente ausiliario del traffico, datato 7 dicembre 2009. Come mai la delibera di Giunta del 27/11/2009, presieduta dal sindaco Giovanni Di Stefano, individuava nel dipendente la figura professionale di vigile urbano, mentre il provvedimento sindacale determina di designarlo ausiliario del traffico, con un provvedimento che non ha un numero n‚ un protocollo, né è stato mai esibito prima? Probabilmente perché non c'era. E' stato redatto successivamente e tra l'altro non dal responsabile del settore. Ci chiediamo se è un atto valido e se sono validi gli atti che ne conseguono. Lasciamo alle autorità competenti, il compito di accertarlo ed ai cittadini chiediamo di riflettere su quanto accade nel nostro paese". In attesa che il sindaco risponda, magari in Consiglio, alle interrogazioni dell'opposizione, dell'intera vicenda è stata investita la Prefettura, unitamente alla locale stazione Carabinieri.

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