Interminabili lavori pubblici, cittadini esasperati.

Francesco Bottone
04/11/2005
Territorio
Condividi su:

SCHIAVI DI ABRUZZO - Gli interminabili lavori di pavimentazione del centro storico hanno ormai esasperato la popolazione di Schiavi di Abruzzo per i numerosi disagi ad essi correlati. Strade interrotte da mesi, transenne e divieti, circolazione veicolare deviata lungo scomodi percorsi alternativi per raggiungere la farmacia comunale o la chiesa e anche il transito pedonale non è dei più agevoli. In caso di funerali, ad esempio, il carro funebre è costretto a fare un lungo giro per raggiungere la chiesa, mentre il corteo procede per altre vie percorribili solo a piedi. Si tratta di opere di riqualificazione della parte alta del paese che, non si capisce bene per quali oscuri motivi, vanno avanti ormai da anni, come mostra la data di inizio dei lavori, 11/09/2003, stampata sulla tabella apposta sul cantiere. Sulla stessa tabella informativa manca però la data di consegna dei lavori, inspiegabilmente dato che sarebbe obbligatoria per legge, ed infatti le varie ditte esecutrici che si susseguono procedono lentamente, senza alcuna fretta, lavorando solo un paio di giorni a settimana, e intanto permangono i disagi per la popolazione. In passato queste opere di riqualificazione urbana hanno prodotto accese polemiche in paese a causa della pavimentazione realizzata lungo Via Venezia. Probabilmente per l'imperizia degli operai addetti, complice il mancato controllo da parte del direttore dei lavori, l'opera non è stata realizzata a regola d'arte e ha suscitato un coro unanime di proteste, finite recentemente anche in consiglio comunale con la proposta di demolizione dell'intera pavimentazione a spese della stessa ditta esecutrice. A prescindere dalla qualità del risultato ottenuto e dalle valutazioni estetiche, la cosa che maggiormente interessa i cittadini è che finalmente terminino i lavori, prima che sopraggiunga l'inverno, altrimenti si sommeranno disagi a disagi. Non è ammissibile che dei semplici lavori di pavimentazione, tra l'altro di una parte limitata del paese, vadano avanti per ventisei mesi, tempi faraonici ed esasperanti. Una domanda nasce spontanea: la legge non prescrive forse una penale per il ritardo nella consegna dei lavori?

Leggi altre notizie su SanSalvo.net
Condividi su: