Rapporto Legambiente "Comuni rinnovabili 2010": Castiglione M.M. unico comune virtuoso della Provincia di Chieti

Pina Colamarino
23/03/2010
Attualità
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Legambiente ha presentato oggi il rapporto 2010 sui “Comuni rinnovabili”. Un’analisi sull’andamento della diffusione delle fonti rinnovabili a tutti i livelli, nazionale, regionale, fino ai piccoli comuni. L’associazione registra così un positivo andamento generale grazie alla crescita degli impianti installati nel territorio italiano. Sono 6.993 i Comuni in Italia dove è installato almeno un impianto contro i 5.580 del 2009 e 3.190 del 2008. Sono ottime notizie, che dimostrano come “le energie pulite sono la migliore soluzione non solo per uscire dalle fonti fossili e salvare il pianeta dai cambiamenti climatici, ma anche per rispondere alla crisi economica e per guardare con un po’ di ottimismo al futuro”, si legge nel rapporto. L’associazione ha stilato la classifica, sulla base dei dati, dei comuni che applicano le diverse tecnologie che sfruttano le fonti rinnovabili. I Comuni del Solare sono 6.801, i Comuni dell’Eolico sono 297, del Mini Idroelettrico 799, della Geotermia 181, della Biomassa 788. Non ci stupisce trovare in testa a tutte le classifiche comuni del Trentino Alto Adige (con 13 comuni su 15 premiati come “100% rinnovabili”) o del Piemonte dove la cultura delle energie cosiddette pulite è arrivata molto prima che nel resto d’Italia; ciò che è invece stupefacente è la crescente diffusione delle varie tecnologie in relazione alle peculiarità del territorio anche nel centro e nel sud d’Italia. Regioni come la Puglia hanno fatto passi da gigante in questa direzione, recuperando molte posizioni imponendo, ad esempio, l'innovazione energetica nei regolamenti edilizi comunali. E’ infatti dall’impegno delle singole amministrazioni (regionali, provinciali e locali) che arrivano i segnali di una crescita del settore delle rinnovabili. Un esempio, premiato da Legambiente è rappresentato da Tocco da Casauria, in provincia di Pescara, di circa 2.700 abitanti che vanta la produzione di 3,2 MW di energia grazie alle pale eoliche che permettono di produrre più energia elettrica di quella necessaria alle famiglie residenti. Nel Comune sono anche presenti 24 kW di pannelli fotovoltaici oltre che grandi impianti idroelettrici. Qui le royalties provenienti dell’eolico, circa 113 mila euro l’anno, hanno permesso al Comune di acquistare e finanziare la ristrutturazione dello storico castello e approvare il nuovo Regolamento per l’Edilizia Sostenibile che introduce obblighi per l’isolamento termico e orientamento dei nuovi edifici, per la riduzione dei consumi idrici nonché introduce una serie di incentivi a favore dell’installazione delle fonti di energia rinnovabili. L’unico paese della provincia di Chieti e del vastese segnalato da Legambiente (oltre al Comune di Cupello con un impianto solare fotovoltaico maggiore 1000 kW) è Castiglione Messer Marino che appare nella classifica dei 50 comuni votati all’eolico, esempio di integrazione degli impianti oltre che una risposta importante in termini di energia pulita e riduzione delle emissioni di sostanze inquinanti. Guardando dalla Trignina lo skyline disegnato dalle montagne e dalle pale eoliche di Castiglione M.M. se ne ha la dimostrazione, ancor più se si prende coscienza che, viceversa, il viadotto della Trignina, visto dalle montagne di Castiglione M.M., quello sì che è un elemento a forte impatto ambientale a cui, purtroppo, come i tralicci della luce, ci si è abituati. La provincia di Chieti e il vastese hanno ancora molta strada da percorrere in quanto a coscienza ambientale e diffusione delle fonti rinnovabili. L’auspicio è di trovare qualche comune del vastese nel rapporto Legambiente del 2011.

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