In seguito alla discussione della legge di approvazione del decreto recante ''interventi urgenti in agricoltura'' l'On. Arnaldo Mariotti, nel suo intervento, ha posto attenzione, tra l'altro, alla grave situazione che attanaglia la Valle del Trigno e la crisi che colpisce alcuni suoi prodotti più rinomati come le pesche ed il vino. ''Vorrei segnalare - afferma Mariotti nell'aula di Montecitorio - che le pesche della valle del Trigno erano quotate alla produzione, negli anni Ottanta e Novanta, 1.000-1.100 £, poiché si tratta di un prodotto di alta qualità, essendo primizie ben accolte sul mercato. Quest'anno, invece, le stesse pesche, della stessa qualità (dunque, della stessa provenienza), sono state valutate 20-25 centesimi di euro. Comprendete bene come ci si trovi di fronte ad un quarto del prezzo spuntato alla produzione dieci anni fa!'' Nel suo intervento Mariotti ribadisce che il Governo non vuole affrontare seriamente il problema del controllo della filiera, rivendicato sia dai consumatori, sia dai produttori. I costi alla produzione aumentano continuamente, crescono i costi energetici, a causa dell'incremento del prezzo del petrolio, nonché il costo del lavoro ed i prezzi dei fertilizzanti e degli anticrittogamici, ma il costo alla produzione, vale a dire il compenso a favore dei produttori, resta invece stabile. Prosegue il deputato: ''Vorrei osservare come si assista alla crisi non solo dei settori vitivinicolo ed ortofrutticolo, ma anche del comparto dell'olio e degli agrumi. Tali crisi richiedono l'adozione di politiche di settore basate su una visione strategica, non di interventi parziali ed improvvisati che tra l'altro utilizzano risorse finanziarie non certe. Ogni intervento legislativo fa riferimento alle solite esigue risorse che vengono promesse a tanti, ma erogate a nessuno!''