Ru 486, la pillola "killer". Le posizioni pro-life dall'Alto Vastese alimentano il dibattito

Anche in provincia ci si interroga sull'opportunità di ricorrere all'aborto chimico alla luce della legge 194

redazione
16/04/2010
Attualità
Condividi su:

"Aborto facile, senza ricovero e in palese violazione della legge 194". E' il commento degli esponenti pro-life dell'Alto Vastese, già impegnati a sostegno della lista "Aborto? No, grazie" di Giuliano Ferrara nel corso delle ultime elezioni politiche, dopo la pubblicazione, sulle colonne del free-press Qui Quotidiano, dell'intervento di Michele Carmenini, responsabile della sala parto del S. Pio da Pietrelcina, sulla Ru486. "Una pillola killer, di questo si tratta, un pesticida umano la cui somministrazione banalizzala l'atto medico della soppressione della vita. - continuano gli esponenti pro-life - La legge 194, che fino a prova contraria regola in Italia quella che ipocritamente si chiama interruzione di gravidanza, e che in realtà è la soppressione di un essere umano, prescrive anche che i consultori, prima di arrivare all'aborto, contribuiscano a far superare le cause che potrebbero indurre la donna all'interruzione della gravidanza. Perché, come recita l'incipit della 194, lo Stato garantisce il diritto alla procreazione cosciente e responsabile, riconosce il valore sociale della maternità e tutela la vita umana dal suo inizio. Bene, con la pillola killer questa fase che pure la legge prevede scompare del tutto. Inoltre, sempre la 194 recita: l'interruzione volontaria della gravidanza non è mezzo per il controllo delle nascite. Lo Stato, le regioni e gli enti locali, nell'ambito delle proprie funzioni e competenze, promuovono e sviluppano i servizi socio-sanitari, nonché altre iniziative necessarie per evitare che l'aborto sia usato ai fini della limitazione delle nascite. Mi sembra chiara l'intenzione del legislatore di limitare la pratica abortiva. Al contrario, con la Ru486, come se si prendesse un'aspirina o un antibiotico, si banalizza a tal punto l'aborto che si registrerà, nell'immediato, un'impennata nelle interruzioni di gravidanza. Il ricovero, l'intrevento chirurgico, possono essere dei deterrenti, magari in grado di salvare tanti bimbi altrimenti mai nati. Con l'introduzione della pillola killer la strage degli innocenti assumerà ancor di più le dimensioni di un massacro senza precedenti".

Leggi altre notizie su SanSalvo.net
Condividi su: