Frane, cresce la preoccupazione.

Francesco Bottone
16/12/2005
Territorio
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CASTIGLIONE MESSERE MARINO - Dalle colonne di questo portale, nelle scorse settimane, avevamo rilanciato l'allarme frane nell'Alto Vastese, riportando le preoccupazioni degli operatori economici e turistici della zona per le conseguenze negative che un'eventuale isolamento, dovuto alle interruzioni stradali, sicuramente avrebbe sull'economia già depressa del comprensorio montano. Come era facilmente prevedibile, senza dover avere particolari competenze in geologia o in ingegneria, con l'arrivo delle piogge e delle prime nevicate tipiche della stagione invernale, molti siti interessati a movimenti franosi nello scorso anno si sono riattivati. In particolare, nel tratto della provinciale che collega i comuni di Torrebruna e Castiglione Messer Marino, pochi chilometri dopo lo svincolo per Valloni, il materiale franoso ha quasi completamente ostruito la carreggiata, come testimoniano inequivocabilmente le immagini scattate in questi giorni. Una situazione in continuo movimento che peggiora giorno dopo giorno, a vista d'occhio, e siamo solo all'inizio della stagione fredda. Cosa accadrà quando il Generale Inverno scatenerà davvero la sua furia sul territorio montano del Vastese, con le abbondanti nevicate tipiche di queste altitudini? Preoccupazione e crescenti disagi per i cittadini delle zone interne e monta la polemica, la rabbia per la miopia dei politici locali che non sanno approntare piani di prevenzione per i dissesti idrogeologici. ''Intervenire per rimuovere i detriti che ostruiscono la sede stradale'' - protesta irritato un cittadino di Castiglione - ''è assolutamente inutile se non si fanno opere di canalizzazione idrica a monte della frana. Così si spende solo denaro pubblico senza risolvere il problema alla radice''. Questa in sostanza la richiesta dei residenti, piani di prevenzione e opere di canalizzazione durante la stagione estiva, cioè eliminare la causa delle frane, non aspettare che il disastro si verifichi per poi intervenire con misure palliative dalla dubbia efficacia. E mentre il dibattito e lo scambio di accuse tra amministratori ed amministrati continua, le frane avanzano inesorabilmente facendo crescere preoccupazione e disagi.

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