La Curia denuncia: Atti intimidatori contro il parroco di Castelguidone

Il vicario generale della Diocesi di Trivento invoca l'intervento della Magistratura e delle Forze dell'ordine

Francesco Bottone
08/06/2010
Attualità
Condividi su:

CASTELGUIDONE - Prima una piccola, modesta, fronda interna, con alcuni ragazzi del catechismo che hanno seguito, spinti dai genitori, le lezioni in un'altra parrocchia. Poi, a stretto giro, una livorosa intervista, rilasciata da un assessore in carica, ad una web tv del Vastese. In rapida successione, la diffusione vigliacca di volantini anonimi in paese, seguita dall'altrettanto vile comparsa di frasi e scritte sui muri e lungo le strade. Infine, a chiudere il cerchio, ma forse si tratta soltanto di una singolare coincidenza, la plateale e stucchevole diserzione, da parte del sindaco Cicchillitti, della processione del Corpus Domini domenica scorsa, con tanto di manifestini affisi per tentare di motivare quell'assenza, come se a qualcuno importasse qualcosa delle sue 'beghe' personali con la Curia. Tutto questo è accaduto ed accade a Castelguidone, davvero uno "strano paese" come direbbe qualche sedicente scrittore locale. Gesti di una gravità estrema, alcuni dal chiaro carattere intimidatorio, i cui mandanti sono facilmente individuabili senza essere dei 'segugi' della Digos o dei Carabinieri (che comunque pare si stiano interessando, finalmente, al caso, ndr). Unico bersaglio di questo ciarpame, di questa inqualificabile campagna di odio e di denigrazione sistematica, il parroco, don Alberto Conti, direttore della Caritas regionale Abruzzo-Molise. Visto il ripetersi di episodi del genere e il reiterarsi di attacchi contro il parroco, l'ufficio diocesano delle Comunicazione sociali, guidato dal vicario generale don Mimì Fazioli, ha rotto il prudenziale silenzio tipico della Chiesa, per denunciare con fermezza atti "dal chiaro sapore intimidatorio", invocando contestualmente l'intervento delle Forze dell'ordine e della Magistratura. Scrive don Fazioli, sul sito della Curia: "Tutta la comunità diocesana di Trivento e, in particolare, noi sacerdoti di questa Forania ci stringiamo attorno a don Alberto Conti, in questi giorni vittima innocente di manifestini e scritte murali con frasi diffamatorie e calunniose. Un atto che, sebbene non ne sia ancora ben nota la dinamica dei fatti, compito questo affidato alle Forze dell'ordine, è comunque davvero sconcertante, anticristiano e dal chiaro sapore intimidatorio. L'episodio ha destato forte preoccupazione nella comunità dei fedeli e noi, pastori di queste comunità, non possiamo far altro che rispondere con parole molto dure di condanna del gesto, mentre esprimiamo tutta la vicinanza di rispetto e la piena solidarietà a don Alberto. I gravi fatti accaduti in questi ultimi tempi a Castelguidone e dintorni, - continua il vicario generale - ci devono portare tutti alla riflessione personale e ad un serio supplemento di impegno anche da parte della società civile, delle forze dell’ordine e della Magistratura. Noi, confratelli e amici di don Alberto, conoscendo le sue grandi doti umane, culturali, spirituali e pastorali, ribadiamo la vicinanza al solerte sacerdote, e altresì condanniamo fermamente ogni forma di calunnia e di intimidazione ingiustamente da lui subita".

Leggi altre notizie su SanSalvo.net
Condividi su: