Castelguidone celebra San Vito e si stringe attorno al parroco vittima di persecuzioni

Francesco Bottone
15/06/2010
Attualità
Condividi su:

CASTELGUIDONE - "Se il mondo vi odia, sappiate che prima di voi ha odiato me". E ancora: "Un servo non è più grande del suo padrone. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi". Sono le parole del Vangelo di Giovanni (capitolo 15, versetti 18-21), proclamate dal parroco don Alberto Conti durante la messa vespertina di ieri ad apertura dei festeggiamenti in onore di San Vito a Castelguidone. Parole e concetti mai così appropriati come in questo periodo, durante il quale si assiste, sconcertati ed increduli, ad una recrudescenza della 'battaglia' contro un uomo di Chiesa, il parroco e direttore della Caritas di Abruzzo e Molise, ad opera di più o meno noti personaggi locali. La cronaca recente racconta di interviste livorose, rilasciate da assessori in carica, contro il sacerdote, fino a scadere in vili volantinaggi notturni e addirittura a scritte ingiuriose, opera di ignoti che sarebbe meglio chiamare idioti, contro il direttore della Caritas. Tutti episodi per i quali la Curia di Trivento, per bocca del vicario generale don Fazioli, ha chiesto l'intervento della Magistratura e delle Forze dell'ordine. Per questi motivi, per il clima particolarmente teso che si respira in paese a seguito del ripetersi di tali inqualificabili episodi, le festività di San Vito, il santo patrono, hanno assunto un particolare significato. E la partecipazione massiccia dei fedeli alle varie funzioni religiose, addirittura maggiore rispetto agli anni scorsi, dimostra, ammesso che ce ne fosse stato bisogno, che Castelguidone non è affatto "stanca" del suo parroco, come qualche 'scheggia' isolata va scrivendo, coprendosi vigliaccamente dietro l'anonimato, sui volantini e sulle strade. Una dimostrazione di attaccamento e devozione a San Vito, sicuramente, ma anche di affetto, di stima e di vicinanza solidale nei confronti del parroco don Alberto Conti.

Leggi altre notizie su SanSalvo.net
Condividi su: