DOGLIOLA - L'andazzo continua come se nulla se fosse, in barba alle raccomandazioni del Prefetto, alle indagini dei Carabinieri e dalla Procura di Vasto. Torna sulla questione autovelox 'imboscati' sulla fondovalle Trigno il presidente del comitato Pro-Trignina, Antonio Turdò. "Martedì 22 giugno, sulla Fondo Valle Trigno. si è rivista la solita scena che va avanti da diversi anni. Il vigile urbano di Dogliola, con un altro signore, chiaramente imboscati all’altezza del bivio di Dogliola. L'episodio è stato portato a conoscenza del Comitato sia con una denuncia scritta che con reperti fotografici fatti da un automobilista. Cosa ancora più grave è che la postazione è illegale poiché non è presente la macchina di servizio, ma soprattutto è chiaramente non visibile per chi attraversa la Trignina da Vasto in direzione Isernia. Quindi abbiamo una situazione che comincia ad esasperare gli animi degli automobilisti e di tutti coloro che attraversano la Trignina per lavoro. Mi rivolgo alle varie Polizie municipali, invitandole a non tartassare più la povera gente. Non ascoltate quei politici (sindaci, ndr) che vi mandano per strada senza motivo valido se non quello di fare cassa. Invoco l’intervento della Prefettura di Chieti, della Polizia Stradale e dei Carabinieri, - aggiunge Turdò - affinché controllino e verifichino tutto questo e prendano i dovuti provvedimenti. Chiedo alla Procura della Repubblica di Vasto che vengano accertate e fatte le dovute verifiche della corrispondenza alla legge degli utilizzatori di autovelox. Chiedo inoltre al Tribunale di Vasto, nelle figure dei Giudici di Pace di Vasto, di Gissi e di Castiglione Messer Marino, che nel loro valutare i ricorsi degli automobilisti tengano presente che al 99 per cento dei casi siamo in presenza di postazioni di controllo imboscate, nascoste, illegali e finalizzate alla sola voracità dei comuni".