Emergenza ambientale nell'Alto Vastese.

Francesco Bottone
09/01/2006
Territorio
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L'Alto Vastese, un territorio montuoso con vette che superano i mille metri di altitudine, coperto in buona parte da boschi di querce, presenta una naturale vocazione al turismo naturalistico. Il luogo ideale per escursioni in montagna, passeggiate nei boschi, magari alla ricerca di funghi, tartufi o piante officinali, ma anche per praticare l'attività venatoria o semplicemente per godere dello spettacolo della natura e dei superbi panorami. Senza parlare della salubrità dell'aria che si può respirare o della cucina tipica e genuina con cui si può deliziare il palato. Un'oasi verde dove rifugiarsi scappando dal caos e dall'inquinamento delle città, assaporando la vita tranquilla e rilassata dei piccoli centri montani. Questo quadro idilliaco e bucolico presupporrebbe però una sorta di ''collaborazione'' tra Madre Natura, che è stata prodiga di doni, e gli amministratori locali, che prima e di più dei semplici cittadini dovrebbero tutelare e valorizzare il più possibile l'ambiente. Il condizionale è d'obbligo perché, aggirandosi per i boschi del comprensorio montano del Vastese, non è affatto inusuale imbattersi in scene di degrado e inquinamento ambientale come quelle immortalate nelle immagini pubblicate. Gli scatti si riferiscono alla strada che da San Martino, frazione di Schiavi di Abruzzo, scende sulla fondovalle Trignina. A pochi metri dalla sede stradale, lungo un canalone scavato dalle acque piovane, sono disseminati diversi pneumatici, grossi bidoni metallici, innumerevoli bottiglie, contenitori in plastica e rifiuti di ogni genere. Una vera e propria discarica che inquina e deturpa l'ambiente circostante. Le autorità competenti, anche quelle sanitarie, gli amministratori locali e provinciali, possibile che non sappiano dell'esistenza di tali intollerabili situazioni di vera emergenza ambientale? Altre realtà, anche vicine, hanno dimostrato che l'ambiente e il turismo naturalistico possono davvero rappresentare una considerevole fonte di ricchezza per tutto il territorio, ma evidentemente nell'Alto Vastese la sensibilità ecologica è un bene davvero raro, soprattutto tra gli amministratori.

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