Borgo in Sagra: rivive il centro storico di Furci

Pina Colamarino
05/08/2010
Attualità
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Si terrà a Furci, venerdì 6 Agosto dalle ore 20 nel centro storico del paese, la terza edizione del Borgo in Sagra. Non si stratta solo di una sagra, né di una semplice serata musicale o una come tante manifestazioni estive. Sarà fatto rivivere il centro storico medievale del paese, con i suoi vicoli in decadenza e la splendida vista a 360 gradi dall’Appennino all’Adriatico, una parte del paese normalmente poco frequentata. Il centro storico di Furci vanta, infatti, una gloriosa storia testimoniata dalla torre medievale risalente circa all’anno 1000, quando il paese fu scelto come punto strategico di controllo del mare insieme a Palmoli e Monteodorisio in cui, appunto, è possibile trovare torri della stessa epoca e dagli stessi caratteri architettonici. Peccato che la torre, rimaneggiata maldestramente negli anni 70, sia praticamente abbandonata ed inutilizzata, a differenza delle sue gemelle nelle colline vicine. Nel centro storico è possibile anche visitare la chiesa di San Sabino Vescovo e la casa natale del Beato Angelo e perdersi tra le “ruelle”, stradine e scalini con luci soffuse. In questo scenario, l’Ass. Cult. La Pitech ha organizzato una manifestazione fatta di tradizione e di riscoperta dei sapori e dei valori del territorio. Saranno allestiti stand gastronomici con prodotti tipici di aziende locali, sarà organizzata la sagra del cinghiale e la degustazione di piatti e dolci tipici come le “scrippelle”, un impasto semplice, simile a quello della pizza, fritto, i “ciallaripieni” fatti di vino cotto e ripieno di mosto cotto, mandorle ecc… Saranno presenti anche stand di prodotti artigianali locali, dalla lavorazione del legno, alla pietra, al tessile. In ogni largo o piazzetta ci saranno intrattenimenti per tutti i gusti, dal teatrino ai giochi per i bambini alla musica dal vivo con trio new band, Piccola Orghestra Underground e Concerto Acustico dall'Eskimino di Firenze, artisti di strada e , a chiudere, gli immancabili fuochi pirotecnici. Un’occasione per visitare uno dei paesi dell’entroterra vastese troppo spesso poco considerati e poco valorizzati.

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