CASTELGUIDONE - Cicchillitti forza la mano e fa sgomberare i locali della Pro loco. Non rientra, a Castelguidone, lo scontro in atto tra amministrazione comunale e associazione Pro loco. Nei giorni scorsi il primo cittadino, Mario Cicchillitti, aveva scagliato un ultimatum: la Pro loco deve sgomberare i locali concessi in comodato dal Comune. Motivo di questa misura draconiana? L’associazione non si occupa di sagre, manifestazioni e cultura, ma persegue finalità politiche, tese a screditare l’operato di Cicchillitti. Questo il teorema ossessivo del sindaco, valido, ad ampio raggio, per tutti coloro che sono considerati “nemici oggettivi”, parroco incluso. La presidente dell’associazione, Gabriella Di Stefano, ha semplicemente ignorato il diktat. Cicchillitti allora ha atteso un altro giorno dopo lo scadere dell’ultimatum e ha sguinzagliato i suoi uomini. Gli operai del Municipio, coordinati dal vigile urbano, hanno «censito» e trasferito tutti i materiali della Pro loco, precedentemente stipati nei locali della struttura pluriuso. Il tutto è stato trasportato presso un garage e messo a disposizione «per il riconoscimento». Insomma, il temuto sfratto, alla fine c’è stato, sia pure posticipato rispetto allo scadere dell’ultimatum. La Pro loco, da parte sua, non ha ancora riconsegnato le chiavi dei locali ed ha annunciato che adirà le vie legali contro il provvedimento del sindaco considerato illegittimo.