In una vera e propria sfida all'ultimo boccone hanno raggiunto posti d'onore le Ventricine del Vastese in gara, alla Facoltà di Agraria dell'Università di Parma, per la conquista del titolo del miglior salame italiano. Al secondo posto si classifica la Ventricina dell'Alto Vastese prodotta dall'azienda Salumi Mondolani di Palmoli, terza (campione uscente) la Ventricina della Fattoria dell'Uliveto di Scerni. A primeggiare è un'altra bontà prodotta in provincia di Chieti, la Soppressata dell'azienda agrituristica Aia Verde di Pizzoferrato per un podio, dunque, tutto abruzzese all'insegna del buon gusto. Il concorso in questone, chiuso oggi, è "Fette di Bontà", indetto dall'Accademia delle 5T (Territorio, Tradizione, Tipicità, Tracciabilità, Trasparenza) di Treviso. Tra gli obiettivi degli organizzatori l’incentivo a non utilizzare additivi – «Sono esclusi i salami contenenti additivi chimici fatta eccezione per nitrati (purché in dosi nettamente inferiori ai limiti di legge), eredi di quel "salnitro" utilizzato anche dai vecchi contadini. Sono esclusi inoltre ingredienti, pur naturali, utilizzati per alterare i tempi della stagionatura, accelerare le fermentazioni, trattenere acqua e in genere per qualsiasi pratica finalizzata a mascherare difetti della materia prima o del ciclo produttivo» si può leggere nel regolamento del concorso – , la valorizzazione delle tipicità locali e la formazione negli Istituti Alberghieri. I prodotti del Vastese e della provincia hanno sbaragliato la concorrenza di altri ventuno salami di tutta Italia.