Si è ucciso lanciandosi dal quarto piano del reparto di Urologia dell'ospedale San Giovanni di Roma, dove era ricoverato. Tragica fine, all'età di 95 anni, del regista toscano Mario Monicelli. In ospedale era ricoverato per un tumore alla prostata. Anche suo padre Tomaso, noto scrittore e giornalista, si era tolto la vita nel 1946. Negli ultimi mesi aveva abbracciato la protesta del mondo dello spettacolo contro i tagli alla cultura, incitando i giovani a ribellarsi per un futuro migliore. E' stato uno dei padri della commedia all'italiana, assieme a Steno, Luigi Comencini e Dino Risi. Nel 2003 era stato ospite a San Salvo, all'edizione estiva de 'L'AltroCinema Film Festival', tre anni dopo all'undicesimo 'Vasto Film Festival', nel cortile di Palazzo d'Avalos. Con l'Abruzzo aveva un rapporto speciale, grazie soprattutto alla stretta amicizia con il pescarese Ennio Flaiano. L'ultimo contatto con la regione appena qualche giorno fa, il 21 novembre. Monicelli era apparso su un maxi schermo sistemato in piazza Duomo a L'Aquila, durante una manifestazione, per spingere e motivare le popolazioni colpite dal terremoto per la ricostruzione. "Siete aquilani, porca miseria! Siete abruzzesi e allora ce la dovete fare", il suo accorato appello.