Cieri: Per la scuola statale mancano le iscrizioni

L'ex sindaco di Celenza difende la permanenza dell'istituto paritario delle suore

Francesco Bottone
21/01/2011
Attualità
Condividi su:

CELENZA SUL TRIGNO - La possibile soppressione della scuola paritaria gestita dalle suore finisce all’attenzione degli uffici della Curia di Trivento. Non si placano le polemiche, a Celenza sul Trigno, dopo l’acceso dibattito sulla paritaria che ha avuto luogo, nei giorni scorsi, all’interno della chiesa parrochiale. Una sede insolita, inopportuna, secondo alcuni, ad ospitare un convegno che dalla vigilia si preannunciava politicizzato. Il parroco, don Nicola Gentile, è stato tirato in ballo, aspramente critica dall’amministrazione comunale in carica per aver concesso l’utilizzo della chiesa madre per lo svolgimento del convegno. I lavori dell’assemblea sono scaduti, nella parte finale, in una sorta di gazzarra, quando il primo cittadino Venosini, sia pure non invitato e non iscritto a parlare, ha tentato di prendere comunque la parola per replicare. Il moderatore, l’ex sindaco Rodrigo Cieri, tra i promotori del convegno, ha impedito al sindaco di esprimere il suo pensiero, trasformandosi in una sorta di censore dei tempi moderni. Comprensibile l’indignazione e le proteste del gruppo di maggioranza che proprio nei giorni scorsi hanno chiesto un incontro con il vescovo di Trivento, monsignor Scotti. La delegazione composta dal sindaco Venosini, dalla vicesindaco, da un assessore e alcuni consiglieri è stata ricevuta in Curia. Secondo la ricostruzione della maggioranza il vescovo avrebbe compreso le rimostranze del sindaco inerenti il comportamento considerato di parte del parroco. Pare addirittura che il presule avesse suggerito di non far svolgere il convegno in chiesa, proprio per non alimentare strumentali polemiche. Visto l’esito degli eventi il vescovo avrebbe addirittura ipotizzato provvedimenti nei confronti del suo sacerdote. Polemiche a parte, è proprio l’ex sindaco Cieri che si mostra fiducioso sulle sorti della paritaria delle suore: «Dei 19 alunni della scuola, ben 14 resteranno dalle suore. Dunque si sta facendo solo un gran polverone, perché, a conti fatti, il sindaco Venosini non ha i numeri per attivare una scuola statale. Il mio consiglio è che l’amministrazione torni sui suoi passi, lasciando il locale comunale in comodato alle suore».

Leggi altre notizie su SanSalvo.net
Condividi su: