LA CITTA’ DI SAN SALVO FA IL PUNTO SULLE POLITICHE SOCIALI

Questa mattina il convegno “La solidarietà non è un lusso”

Valentina Chioli
07/05/2011
Attualità
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Le politiche sociali, spesso relegate ad un ruolo secondario, inflenzano su più livelli il benessere della collettività incidendo profondamente sull’andamento economico e sulle relazioni interpersonali. Per valutare lo stato di questo importante ambito nella nostra città e per discutere sulle prospettive future si è tenuto questa mattina, presso la Casa della Cultura “Porta della Terra”, il convegno “La SOLIDARIETA’ non è un lusso” titolo teso a rimarcare la necessità che i servizi sociali siano estesi a tutti i cittadini, senza differenza di razza ed estrazione. Presenti all’incontro Angela Di Silvio, Vice Sindaco e Assessore alle Politiche Sociali; Luca Celli, docente universitario e responsabile qualità dell’ATI; Vincenzo Castelli dell’associazione “On The Road”; Marinella Sclocco Consigliere Regionale; Roberto Mainardi presidente della cooperativa "Ambra"; Gianfranca Mancini Assessore Provincia di Chieti; Paolo Gatti Ass.re Regionale e Paola Calvano Giornalista de “IL CENTRO” Per fare in modo che gli interventi nel sociale siano più mirati il territorio nazionale è stao suddiviso in diverse zone, i cosiddetti “Ambiti Territoriali”: il Comune di San Salvo insieme a Cupello , Lentella e Frasagrandinaria costituisce l’Ambito Territoriale Costa Sud 26. Lo strumento attraverso il quale ogni area organizza e specifica i servizi e gli interventi socio-assistenziali del prorio territorio è il “Piano di Zona” documento che si basa sulla cultura della prevenzione, del miglioramento della vita dei cittadini e dell’inclusione per superare la pratica dell’intervento emergenziale e di riparazione. Le aree d’intervento del Piano di Zona sono 4: - Servizi infanzia, adolescenti, giovani e famiglia - Servizi area disabilità - Servizi persone anziane - Servizi per l’integrazione e l’inclusione sociale L’Amministrazione sansalvese ha istiuito per ogni area una serie di strutture e attività e, per renderle identificabili e reperibili, ha creato una “Carta dei Sevizi”, un elenco delle organizzazioni, con i relativi orari e modalità di accesso, a breve distribuita a tutta la cittadinanza. Se con la mente scorriamo i recenti fatti di cronaca, dai clandestini alla violenza in famiglia, dalle barriere architettoniche all’abbandono degli anziani, non risulta poi così difficile constatare l’importanza del buon funzionamento delle politiche sociali sia sul piano nazionale che regionale. L’atteggiamento del governo sembra però non rispecchiare né l’urgenza né la portata di tali problemi infatti, anziché potenziare il suo intervento, continua a praticare tagli ai finanziamenti ed a rimuovere fondi. Tra questi solo per citarne alcuni : il “Fondo delle politiche per le famiglie”che riguarda ad esempio le adozioni internazionali, i crediti per i nuovi nati, i consultori, e così via, è stato ridotto del 72%; il “Fondo per le politiche giovanili” inerente il diritto allo studio, l’iserimento dei ragazzi nel mondo del lavoro e molto altro, ridotto dell’86% e quindi quasi azzerato; il “Fondo per l’inclusione degli immigrati” è stato addirittura abolito. Il governo regionale , che non può che rispecchiare l’andamento nazionale, vede tagliati anche i fondi di sua competenza con una grave ripercussione su tutto il sistema economico. La costruzione di un nuovo Welfare rispondente ai bisogni dei cittadini è quindi un passo fondamentale per aumentare la qualità della nostra vita. Il Welfare, dall’inglese medievale wel = bene, fare e go = andare equivalente italiano di“benessere”, non è quindi un “lusso” ma un diritto fondamentale della cittadinanza.

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