SCHIAVI DI ABRUZZO - E' stato convocato per questa mattina (16 giov.) alle ore 10 il consiglio comunale del piccolo contro montano. Oltre all'esame e all'approvazione dei verbali della seduta precedente, l'ordine del giorno prevede l'approvazione del bilancio dell'ente per l'esercizio 2006, la ratifica da parte dell'assise civica della relazione previsionale e programmatica per il triennio 2006-2008 e del bilancio pluriennale per lo stesso periodo. Sempre nella giornata di oggi, a partire dalle ore 12, si riunirà la commissione elettorale al fine di procedere alla nomina degli scrutatori da impiegare nei cinque seggi attivati in paese in vista delle prossime elezioni politiche. La seduta della commissione elettorale si terrà presso i locali del municipio e l'adunanza ha carattere pubblico, quindi potranno essere presenti anche i cittadini. In base alle nuove norme in materia elettorale la nomina degli scrutatori non avviene più tramite il sorteggio dei nominativi inclusi nell'albo di persone che in precedenza hanno presentato apposita domanda, ma mediante scelta diretta della commissione, sempre attingendo i nomi dall'elenco di persone idonee a ricoprire l'incarico. La legge prevede che gli scrutatori debbano essere scelti all'unanimità dalla commissione, ma se ciò non dovesse verificarsi, ciascun membro della commissione voterebbe per dei nominativi e risulterebbero eletti coloro che avranno ottenuto il maggior numero di voti. Questo meccanismo, in sostanza, lascia nelle mani della maggioranza tutto il potere di nomina, perché infatti la commissione è composta oltre che dal sindaco Piero Paolo Sciarra, da altri due consiglieri di maggioranza, Adriana Di Carlo e Giovanni Di Carlo, e da un solo rappresentante delle minoranze, Giorgio Pinnella. Le due ipotesi possibili sono che l'attuale maggioranza decida di concedere all'opposizione la scelta di una certa percentuale di scrutatori, probabilmente il 25% del totale, rispettando così i rapporti di forza all'interno della commissione stessa, o al contrario che proceda votando e dunque, facendo valere i numeri all'interno della commissione, si arriverebbe alla nomina di persone scelte da una sola parte politica.