Parco Nazionale della Costa Teatina: Lettera aperta a Mauro Febbo

Assessore alle Politiche Agricole

Pina Colamarino
05/07/2011
Attualità
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Nelle ultime settimane si sono succeduti degli incontri sul tema del Parco della Costa Teatina; incontri che Lei ha organizzato o a cui ha partecipato. Sui palchi si sono succeduti quasi esclusivamente politici, amministratori e portatori di interesse che hanno chiesto l'abrogazione definitiva del Parco e – spesso – anche delle aree protette già esistenti. A partire dall'incontro istituzionale di San Vito - sono state fatte ripetutamente affermazioni palesemente prive di fondamento ma in grado di provocare pubblico allarme perché dicono che ogni attività economica sarà sostanzialmente impedita nelle aree interessate dal Parco. Tali affermazioni sono state fatte anche alla Sua presenza che - come altri rappresentanti istituzionali - non solo non le ha contestate, ma oltre a confermarle col Suo silenzio, le ha anche avvalorate (si vedano ad esempio le Sue parole sulla chiusura obbligata dei frantoi). Qualora nutrisse dei dubbi, Le consigliamo di rivolgersi a qualche tecnico o all'assessore alla Pianificazione, tutela e valorizzazione del territorio: Gianfranco Giuliante, che siede allo stesso tavolo che lei coordina e che - da ex Presidente di un Parco e Vice-Presidente di Federparchi - dovrebbe essere maggiormente informato. Se come lei dice: “L’istituzione del tavolo di coordinamento tra la Regione i sindaci e la Provincia non vuole fomentare paure ma si pone l’obiettivo di ascoltare tutte le parti per giungere ad una proposta condivisa”, allora tra le parti da ascoltare non si possono tralasciare le organizzazioni di categoria, la Confesercenti, gli operatori del turismo e le associazioni di cittadini. Anche la Chiesa si è espressa, per voce dell'Ufficio della Pastorale sociale della CEAM, definendo il Parco "Un luogo per custodire in Abruzzo il futuro della creazione". La Costituente denuncia quindi all'opinione pubblica una sua mala gestio del processo informativo sul Parco perché, invece di organizzare incontri divulgativi tenuti da esperti e rivolti a tutta la popolazione, sembra assecondare la protesta di pochi con l'intenzione di giustificare con essa l'abolizione del Parco ope legis- come più volte annunciato dal Senatore Di Stefano. Infine, la Costituente Le chiede come possa accadere che da una parte Lei evidenzi le "eccellenze", sponsorizzi "le piazze del Bio", incentivi gli agriturismi e il marketing del vino mentre dall'altra si mostri così apertamente disinteressato alle potenzialità del Parco come volano per l'agricoltura, per il turismo e soprattutto come catalizzatore di finanziamenti europei? Per i motivi suddetti la Costituente denuncia all'opinione pubblica la sua incompatibilità nel gestire in modo obiettivo e corretto l'informazione sul Parco e La invita, quindi, a dimettersi dal ruolo di Coordinatore del tavolo tecnico. In attesa delle sue risposte, le porgiamo distinti saluti. Per la Costituente del Parco della Costa Teatina, Lino Salvatorelli

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