La riforma dei Consorzi per lo Sviluppo Industriale approda in Consiglio Regionale

La Cgil ha chiesto modifiche per migliorare la loro organizzazione

Il Segretario generale CGIL Il Segretario generale FP CGIL Gianni Di Cesare
12/07/2011
Attualità
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Approda oggi in Consiglio Regionale il Progetto di Legge Regionale 252/2011 di riforma dei Consorzi per lo Sviluppo Industriale. Una riforma necessaria e da tutti auspicata per dare maggiore competitività e strumenti di supporto al sistema delle imprese, eliminando sprechi ed inefficienze. Se tali erano gli ambiziosi obiettivi, dobbiamo dire che nel merito la riforma che viene proposta non è affatto congrua al raggiungimento degli stessi. Essa infatti prevede che il nuovo soggetto che sostituirà i vecchi consorzi industriali venga svuotato delle competenze programmatorie ed urbanistiche, per occuparsi solo della gestione e distribuzione dei servizi alle imprese. Ciò avverrà senza che sia previsto alcun onere da parte della Regione ed alle condizioni che verranno definite successivamente alla approvazione della riforma. Infatti la qualità dei servizi e l'eventuale coinvolgimento del sistema imprenditoriale verrà demandata al nuovo statuto. Anche le procedure di liquidazione da effettuare sono poco chiare nonché la eventuale estrapolazione temporanea del consorzio aquilano dall'ambito di applicazione della riforma. La CGIL ha chiesto all'Esecutivo regionale di procedere ad alcune significative modifiche della normativa esistente, tese a migliorare l'organizzazione dei consorzi, potenziarne le prerogative e razionalizzare le strutture attraverso accorpamenti. la Regione non ha inteso procedere con tale metodo, ed il risultato è stato alquanto deludente.

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