Con le celebrazioni della ricorrenza dei 150 anni dell’ Unità d’Italia, sono tornati in “superficie” molte carte lasciate in abbandono negli archivi. Il Lions Club di San Salvo, per stare nei tempi, ha realizzato una monografia sul Brigantaggio che comprende il delitto dell’ eroico concittadino capitano della guardia nazionale Luigi Ciavatta per opera degli stessi lestofanti. L’argomento è tornato di attualità e c’è un largo interesse dei giovani. Il presidente del Lions Club di San Salvo, Venanzio Bolognese, consegnerà il simpatico volumetto, in anteprima, ai soci, in una riunione fissata per il 13 di ottobre. Le altre 10.000 copie saranno consegnate “casa per casa” a tutte le famiglie salvanesi. Il territorio sansalvese negli anni precedenti e successivi all’ Unificazione Italiana è stato tormentato dalle orde brigantesche. Le bande che tenevano in scacco la zona del vastese erano quelle dei fratelli Giuseppe e Michelangelo Pomponio di Liscia. Esse spadroneggiavano nei territori di San Salvo, Lentella , Fresagrandinaria, Furci. Il bosco di San Salvo con le sue fittissime e intricate selve, era il luogo preferito dai briganti. Uno dei primi sansalvesi a cadere sotto le armi dei famigerati fratelli Pomponio, fu Luigi Ciavatta, capitano della guardia nazionale e fratello del sindaco di San Salvo Giuseppe Ciavatta. L’uccisione avvenne il 15 settembre 1868, lungo la salita di via del Caravaggio. La monografia contiene il verbale del processo penale ai briganti Giuseppe e Michelangelo Pomponio.