Usura ed estorsione in concorso, con l’aggravante di aver agito in danno di chi si trova in stato di bisogno e di chi svolge attività imprenditoriale, professionale o artigianale, questi i gravi reati di cui sono accusati due giovani di Atessa e di San Vito Chietino D’ALBA Nicola di 26 anni e BEVILACQUA Vincenzo di 34 anni, tratti in arresto nelle prime ore della mattinata odierna dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Atessa. I fatti riguardano due episodi, uno risalente al mese di Maggio scorso e l’altro al mese di Settembre, allorquando un operaio ed una commerciante si rivolgono al D’ALBA Nicola, loro conoscente, ottenendo un prestito di circa 2000 Euro da restituire, entro i tre mesi successivi, in parte in contanti mediante versamenti mensili ed a saldo con assegno bancario mantenuto a garanzia. Successivamente però le richieste di restituzione delle somme e degli interessi, di gran lunga superiori a quelli previsti dalla normativa vigente, sono divenute sempre più pressanti e sono quindi sopraggiunte le minacce da parte dei due complici che hanno iniziato ad intimorire le vittime minacciando gravi danni alle loro persone impadronendosi in un caso anche dei veicoli agli stessi intestati. I malcapitati hanno così deciso di sporgere denuncia ed affidarsi ai Carabinieri della Compagnia di Atessa, guidati dal Capitano Vincenzo Orlando, che attraverso una mirata ed ininterrotta attività investigativa, traevano in arresto i due complici ritenuti responsabili di usura in concorso ed estorsione. L’attività investigativa svolta sotto l’egida del Sost. Proc. D.sa Vecchi della Procura della Repubblica di Lanciano ha permesso di accertare che gli interessi usurari sono risultati eccedenti il 60% su base semestrale ed altri elementi di natura patrimoniale che permettevano al G.I.P. del Tribunale di Lanciano di emettere le misure cautelari a carico degli usurai.