Intervento del consigliere provinciale e capogruppo del PD D'Amico

Riflessione sulla semplificazione degli enti strumentali

Camillo D’Amico - Consigliere provinciale e capogruppo PD
06/12/2011
Attualità
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La provincia di Chieti possiede un ente completamente pubblico insieme al comune capoluogo che partecipa al capitale azionario, l’OPS, ed uno partecipato con alcuni privati e taluni comuni che è l’ALESA. L’estate scorsa fu dato un annuncio importante dai presidenti delle province di Chieti e Pescara, Di Giuseppantonio e Testa, di voler dar corso ad un accorpamento degli enti strumentali propedeutici ad una successiva fusione dei due enti nell’ottica non più rinviabile della riscrittura e riformulazione dei livelli istituzionali locali. Ci dichiarammo d’accordo e disponibili ad una procedura solerte e coerente con le solenni ed impegnative affermazioni. Si poteva dare un taglio netto ai cosiddetti costi della politica, in virtù della naturale riduzione dei posti di direzione e gestione ne sarebbe conseguito oltre alla possibilità di conferire al possibile costituendo ente nuovi compiti funzionali come: la viabilità e la manutenzione degli istituti scolastici superiori aprendo l’accesso al capitale azionario ai comuni; alla prova dei fatti la solita bufala alla quale siamo ormai abituati che fa il paio con dichiarazioni solenni, ma prive di contenuto, fatte solo per riempire pagine di giornali. Vogliamo andare oltre e rilanciamo la sfida ad una maggioranza ed un presidente che non può solo fare inutili annunci e belle prediche ma deve misurarsi sul terreno della concretezza. Nella precedente legislatura era in itinere un importante progetto di valorizzazione del ruolo dell’OPS che prevedeva l’ampliamento delle attività oltre quelle già svolte e che, a regime, poteva significare anche la stabilizzazione di alcune decine di lavoratori tutti da assumere con chiare procedure concorsuali. L’OPS poi è stato affidato a chi bene conosceva questo progetto, in quanto attivamente impegnato nella precedente giunta di centro – sinistra, nulla di quanto previsto è stato portato avanti; oggi intanto si potrebbero fondere OPS ed ALESA per poi procedere con la possibile aggiunta di PescarAmbiente; tutto ciò con nuovi compiti e funzioni produrrebbe una nuova concreta percezione della necessità di un ente intermedio nel territorio e si realizzerebbe una reale sforbiciata ai costi della politica con grande giovamento presso la pubblica opinione. La provincia di Chieti potrebbe procedere inoltre ad una parallela fusione dei 3 patti territoriali presenti nel nostro territorio: Chietino – Ortonese, Sangro – Aventino e Trigno – Sinello puntando alla creazione di un Agenzia Provinciale di Sviluppo dove concentrare le poche risorse finanziarie disponibili senza abbandonare la necessità di concertare con enti e parti sociali le priorità negli interventi. Anche in questo per abbattere i costi della politica, dare maggiore percezione di un istituzione “mediana” tra comune e regione ed avere una visione generale ed equilibrato dello sviluppo del territorio.

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