“Persino gli abiti da bambini vengono realizzati con materie prime contenenti sostanze cancerogene, come evidenziato dai sequestri di abiti provenienti da sud est asiatico. Grazie alla sensibilità manifestata oggi, da tutti i consiglieri regionali che hanno approvato all’unanimità la risoluzione da me proposta, impegniamo anche la Regione Abruzzo a contrastare il commercio di prodotti tossici e con marchio contraffatto” E’ questo il commento del consigliere Paolo Palomba a margine dei lavori del Consiglio Regionale a Pescara dopo l’approvazione, unanime, da parte del Consiglio della sua proposta di risoluzione che impegna la Giunta regionale a farsi parte attiva, intraprendendo azioni anche in collaborazione con la competente Commissione parlamentare che mirino a contrastare efficacemente il commercio di prodotti tossici e con marchio contraffatto. Questi prodotti quasi sempre provengono da sud-est asiatico, in particolare calzature e abbigliamento e sono distribuiti in maniera illegale. Sono state sequestrate dalle polizie municipali di varie città italiane partite di merci risultate poi confezionate con materie prime contenenti quantità elevate di cromo esavalente in percentuale 124 volte superiore al limite ammesso dalla Comunità Europea. Sono stati addirittura trovati abiti per neonati confezionati con questi veleni. Se si considera che secondo i dermatologi una quantità di cromo esavalente 12 volte superiore alla soglia consentita di 0,5 milligrammi per Kg basta a creare allergie di contatto, arrossamento e prurito vascolare, ci si rende conto della pericolosità di questi indumenti. Ovviamente l’altro aspetto che si vuole contrastare oltre al danno per la salute è il danno economico arrecato al commercio e alla produzione di prodotti legali.