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Digital divide in Abruzzo. Quali novità?

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L’Europa ha stanziato centinaia di milioni di euro per eliminare il problema del digital divide, e sono molte le Regioni italiane in cui questo obiettivo è stato praticamente raggiunto. Purtroppo però la situazione per l’Abruzzo non si presenta nuovamente rosea, ed a pesare ancora sono stati gli sprechi del passato, che hanno posto la regione nella scomoda posizione di una zona marginale.

Ciò porta a non poche difficoltà nell’elaborazione di programmi a immediata realizzazione, con poco appeal anche da parte dei provider. Colpisce ad esempio il fatto della sua esclusione dagli elevati investimenti con cui Telecom cablerà migliaia di chilometri di fibra ottica in quasi tutto il sud Italia. Le regioni interessate nei prossimi 3 anni, da 300 milioni di investimento pubblico e 350 milioni di investimento privato (da parte della stessa Telecom, che avrà via preferenziale ma non esclusiva per proporre i propri servizi come alice 20 mega (vedi le caratteristiche su miglioriofferteadsl.com/alice-20-mega.html), saranno: Lazio, Calabria, Basilicata, Molise, Puglia, Campania e Sicilia.

Un buco che non è solo geografico, ma anche a livello di infrastrutture con carenze che si manifestano soprattutto dal punto di vista dei servizi di trasporto e quelli di comunicazione e che portano il territorio abruzzese in coda alla grande maggioranza delle Regioni. Uno ‘stato’ sempre più isolato, considerati anche i notevoli passi avanti che sono stati raggiunti dalla Puglia e dalla Basilicata, che in passato militavano più o meno nelle stesse condizioni.

Per il futuro qualche cambiamento dovrebbe avvenire grazie ai lavori che saranno svolti direttamente da Infratel, ma sulla tempistica purtroppo non ci sono ancora incertezze. Intanto la Regione sta puntando in modo sempre più deciso sui digital champions, chiamati con le loro abilità e conoscenze, a cambiare una mentalità che poco si adatta ai passi necessari che bisognerà compiere per riuscire ad uscire dalla crisi e riuscire ad internazionalizzare l’economia locale.

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