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Tar Toscana... forse inizia "l'effetto domino"

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Chi ama il gioco, i casino migliori ed il suo mondo (lecito) non può non sperare che “l'effetto domino”, proveniente dalla “famigerata sentenza del Tar di Bolzano” e della quale si è ampiamente disquisito, faccia capolino e cominci a palesarsi lungo la nostra Penisola e che si inizi, di conseguenza, ad intravedere qualche altra sentenza “leggermente” positiva nei confronti delle attività ludiche che vi ricorrono. Attività che vivono sempre con la speranza di vedere accolte le relative richieste di rispetto delle proprie iniziative commerciali (ed anche industriali a volte) di gioco, “profumatamente” attivate a mezzo di concessioni rilasciate proprio dallo Stato.

A volte, è vero, la speranza è l'ultima a morire, come si dice spesso, ed allora ci si trova davanti ad una pronuncia del Tribunale Amministrativo Regionale della Toscana che affronta una ordinanza di sospensione di un’attività ludica per mancato rispetto del limite orario imposto da quella Legge Regionale. Certamente, lo stesso Tar non può non confermare che cada in capo al Sindaco il potere di limitazione degli orari delle attività di gioco, ma basta che questo limite sia “assistito” da precisi studi scientifici relativi all'ambito territoriale e non caratterizzato da illogicità assolutamente palesi ed irragionevoli che incidano pesantemente “sulla legittimità del provvedimento”. Giusta motivazione questa ed il Tar Toscana, quindi, sostenendo la medesima motivazione, ha sospeso l'ordinanza sui limiti orari al gioco firmata dal Sindaco del Comune di Grosseto nello scorso ottobre 2016.

Con l'ordinanza restrittiva sulla quale si sta ragionando, veniva imposto il funzionamento degli apparecchi, secondo fasce diverse destinate ai vari tipi di esercizi, e così suddiviso precisamente: nelle sale dalle 14 alle 22 tutti i giorni, nessuno escluso mentre per le apparecchiature da intrattenimento poste negli altri esercizi come bar, ristoranti, tabacchi, sale bingo e videolottery dalle 16 alle 20, nelle agenzie di scommesse dalle 11 alle 24, nelle sale biliardo e bowling nell'orario 9-1,30 con la possibilità di arrivare alle 2 di notte nel caso di giornate festive e prefestive. Orari tutti differenziati, come visto, che forse portano anche un poco di confusione per i giocatori che ricercano, vagando per la città e seguendo questi orari “variegati”, i propri giochi.

A giustificazione di tali restrittive imposizioni orarie che non c'entrano nulla con i casino online, veniva sottoposta la relazione dell'Ausl di Grosseto che, però, non appariva per il Tar essere fondata su dati statistici relativi alla presenza effettiva nel territorio del fenomeno della ludopatia: nella relazione comparivano, esclusivamente, considerazioni generiche relative all'impatto economico e sociale del gioco d'azzardo pubblico ed alla “percezione” della possibile dannosità del gioco da parte di una fascia della popolazione. Questo non “testimonia”, ovviamente, con certezza sufficiente la presenza di una condizione patologica di ludopatia, ma anzi specifica significativamente una più matura consapevolezza dei rischi.

Sospesa, quindi, dalla pronuncia del Tar della Toscana l'ordinanza restrittiva sugli orari e “passato il tutto” ai Giudici di merito per la trattazione all'udienza del prossimo 31 maggio 2017. “L'effetto domino” è cominciato? Il mondo-gioco comincia ad essere più considerato? Gli interessi dei suoi operatori più rispettati? Dal Tar della Toscana assolutamente sì e questo apre obbiettivamente uno scenario di grande speranza.

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