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Marica, “voglio essere come una boccata di aria fresca nel panorama politico di San Salvo”

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Marica Zinni ha solo 21 anni ed è una delle più giovani candidate nelle liste elettorali delle prossime amministrative del comune di San Salvo. Si è candidata nella Lista Popolare di Eugenio Spadano che appoggia il sindaco Tiziana Magnacca. Ha deciso di mettersi gioco per diversi motivi. E’ al terzo anno di Scienze politiche alla Luiss Guido Carli di Roma ed è stato questo un modo anche per mettere in pratica i suoi studi. Ama il suo paese e vorrebbe restituire un po’ di fiducia nei confronti della politica soprattutto ai suoi coetanei e ai giovani.

Mi parli un po’ di te?

Ho cominciato a suonare il pianoforte da 5 anni perché ero cresciuta vivendo ascoltando mio nonno paterno Cesario e zio Francesco che animavano le serate in famiglia con canti abruzzesi e al ritmo delle note del mandolino. Ho frequentato la sezione musicale delle scuole medie di San Salvo e, successivamente, ho proseguito gli studi di musica portando avanti in contemporanea il Conservatorio di Campobasso e il liceo scientifico di San Salvo dove mi sono trovata davvero benissimo soprattutto perché lì non eravamo un numero. Nel cuore porto ancora una professoressa di filosofia che spesso ci faceva lezioni con la chitarra in mano. Ho avuto anche professori molto severi che mi hanno saputo trasmettere le materie che insegnavano. Al quarto superiore, grazie all’alternanza scuola-lavoro, ho avuto l’occasione di fare esperienza nel mondo giornalistico qui a Sansalvonet e ciò che ho imparato in quel periodo è stato propedeutico per delle esperienze sporadiche che ho fatto successivamente in due aziende nel periodo dell’Università.

Dopo lo Scientifico perché hai scelto la facoltà di Scienze Politiche?

Negli anni delle superiori ogni giorno oltre a studiare per il liceo, mi esercitavo 5 ore al giorno al pianoforte per andare a fare l’esame al Conservatorio il lunedì. Finiti i primi 5 anni ho deciso di interrompere il Conservatorio. Una volta conseguito il diploma al liceo ho preso atto della mia passione per la politica. Mi documentavo un sacco e più ne sapevo e più ne restavo affascinata. In fondo tutto è politica! Le strade che percorriamo, le scuole, le varie strutture pubbliche, e tutto il mondo che ci circonda è frutto di scelte politiche. Non condivido le posizioni di chi non va a votare e poi si lamenta di tutto ciò che non funziona. Un po’ la passione per la politica me l’ha trasmessa anche mio padre.

Secondo te c’è una chiave per ricominciare a far interessare i giovani di politica ed in maniera positiva?

Quando ho detto ai miei amici che mi candidavo, molti mi hanno detto “ma chi te lo fa fare lascia perdere!”. Un altro addirittura “tu donna vuoi fare carriera politica?”.  Questi commenti non hanno fatto altro che rafforzare la mia scelta di candidarmi. La chiave è proprio quella di far candidare noi giovani e che la politica pensi di più alle esigenze di questa fascia di popolazione. Noi giovani possiamo avere nuove idee e siamo ancora puliti.  

Il tuo amico ha parlato di carriera politica, riesci a immaginarti tra venti anni a percorrere una strada in questa direzione?

Non saprei ma di sicuro non vorrei che la politica diventasse la mia professione principale perché penso che quando si verificano queste situazioni è naturale scendere a compromessi perché diventa una priorità salvaguardare una poltrona. Ammiro l’attuale sindaco di San Salvo proprio perché riesce a far coincidere il suo ruolo di avvocato, donna e di cercare di fare del bene per il paese in cui vive. Anch’io nella vita vorrei fare altro e poi occuparmi di politica per cercare il bene comune con una mente serena e libera.

Se sarai eletta per cosa vorresti contraddistinguerti e cosa ti piacerebbe fare per la tua città?

Secondo me un settore molto importante, soprattutto per le politiche giovanili, è l’attenzione per la cultura. La mia formazione scolastica e umana mi ha portato a pensare che chi ha la cognizione del bello non è in grado di fare delle cose sbagliate. La musica, il teatro, la danza, la poesia, la pittura e l’arte in generale, ti danno una forma mentis e una sensibilità umana che ti porti dietro per tutta la vita. Per questo è importante portare avanti una progettualità culturale già dai primi anni dell’infanzia.

Hai un sogno nel cassetto?

Sì. Poter lavorare in una scuola strutturata idealmente come un palazzo in cui in ogni piano ci sia uno spazio per ogni forma d’arte.

 

 

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