Ci ha lasciati un uomo mite e silenzioso. Pieno di valori e amante della vita, adorava la moglie Stefania e la figlia Simona. L’ho conosciuto poco più di quattro anni fa aprendomi il suo cuore e la sua amicizia discreta.
Una persona rigorosa nel suo lavoro e maestro del rispetto delle regole e dei comportamenti da tenersi in un ufficio pubblico. Mi ha donato la sua generosità gratuita, quando ne ho avuto bisogno. Aveva due grosse passioni: le moto di grossa cilindrata (chi l’avrebbe mai detto) e l’Inter (al colore della casacca non si comanda).
Se c’era da scansare qualche lavoro casalingo si tirava indietro di buon grado e lo rivendicava senza infingimento.
Era sincero e diretto nelle cose che diceva e coerente nelle sue idee. Si chiamava Angelo Di Iorio, una settimana fa ha compiuto 61 anni.
Chi vuole può dargli l’arrivederci questo pomeriggio alle ore 16.00 nella chiesa di San Giuseppe.