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"Un Mosaico per Tornareccio": l'Arte nel Cuore d'Abruzzo

Dal 29 luglio la 14^ edizione dedicata al compianto Alfredo Paglione

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Il borgo di Tornareccio si prepara ad accogliere la 14^ edizione di "Un Mosaico per Tornareccio," la rassegna d'arte contemporanea che si distingue per la sua peculiarità: l'uso del mosaico come mezzo espressivo per gli artisti di fama internazionale. 

La manifestazione, organizzata dall'associazione Amici del Mosaico Artistico e dal Comune di Tornareccio, è un omaggio alla bellezza e all'arte, con particolare dedica alla memoria del gallerista Alfredo Paglione, scomparso qualche mese fa.

Si partirà sabato 29 luglio presso la sala polifunzionale "Remo Gaspari" con il taglio del nastro della mostra intitolata "Roma – Milano. Le capitali dell'arte in ricordo di Alfredo Paglione," curata da Gabriele Simongini ed Elena Pontiggia. 

A precedere l'inaugurazione sarà un mini tour gratuito, organizzato dall'associazione AMA, alla scoperta dei nuovi mosaici installati sulle facciate delle abitazioni, contribuendo così a rendere il borgo un autentico museo a cielo aperto.

Quest’anno quattordici artisti si sfideranno in questa edizione speciale, esponendo le proprie opere dal 29 luglio al 26 agosto. Importanti nomi dell’arte contemporanea spiccano nell’elenco dei partecipanti come Agostino Arrivabene, Ennio Calabria, Sergio Ceccotti, Beatrice Cignitti, Aldo Damioli, Gioxe De Micheli, Giorgio Galli, Omar Galliani, Gabi Minedi, Giuseppe Modica, Marco Petrus, Luca Pignatelli, Maurizio Romani e Luca Vernizzi. 

Le creazioni degli artisti, che verranno sottoposte al voto dei visitatori, saranno esposte nella sala polivalente di via Don Bosco. I visitatori, quindi, contribuiranno a decretare il vincitore di questa edizione di “Un mosaico per Tornareccio”. 

Il bozzetto più votato sarà, come da tradizione, trasformato in un mosaico dal Gruppo Mosaicisti di Ravenna, diretto da Marco Santi. Una volta completato, il mosaico sarà collocato su uno dei muri del borgo, arricchendo così il panorama artistico della cittadina e perpetuando l'eredità di questa affascinante manifestazione.

Questa edizione del 2023 avrà un significato ancora più speciale in quanto segna il traguardo del mosaico numero cento, un progetto nel quale il gallerista Alfredo Paglione ha sempre creduto. Il suo sogno di creare un museo all'aperto con cento mosaici si avvera finalmente, coronando la sua dedizione e passione per l'arte.

 Il mosaico centesimo, opera dell'artista russa Alexandra Bolgova, rappresenterà "Api operose" e sarà ufficialmente collocato insieme alle opere di altri artisti di spicco, come Enrico Benaglia, Raffaella Benetti, Michelangelo Mammoliti e Francesca Aristei, vincitrice della scorsa edizione. La mostra personale di Francesca Aristei sarà inaugurata anch'essa il 29 luglio, con la curatela di Elsa Betti.

“Oggi, noi tornarecciani, le centinaia di artisti coinvolti in tutti questi anni, i critici che hanno lavorato a questo progetto, i mosaicisti che hanno tradotto le opere in mosaico possiamo essere felici. Felici perché un sogno si è realizzato” afferma Elsa Betti, presidente dell’Associazione Amici del Mosaico Artistico. 

Sembrava un traguardo irraggiungibile e invece il mosaico numero cento è arrivato, - prosegue la Betti  - scelto con orgoglio proprio da Paglione, pochi mesi prima che venisse a mancare. La sua fiducia nel nostro piccolo paese si è rivelata molte volte, per lui Tornareccio era un luogo speciale, amava camminare per le strade e indagare le reazioni delle persone di fronte alle nuove opere o alle scelte per le collocazioni dei mosaici. Tornareccio era prima di tutto il luogo in cui ben salde erano cresciute le radici dei suoi affetti più cari, i suoi genitori ed era il luogo in cui Paglione era certo di poter veder realizzata un’impresa eccezionale: il museo dei cento mosaici”.

“Alfredo aveva espresso la volontà, rinnovata proprio qualche giorno prima della sua scomparsa, di donare altre opere a Tornareccio – racconta il sindaco Nicola Iannone -. L’amministrazione comunale, al fine di accogliere questo nuovo tesoro, stava procedendo all’ampliamento della Sala d’arte Pallano che contiene la collezione “In nomine patris”, donata dal mecenate al suo paese d’origine”. “

Alfredo – conclude Iannone - era un uomo appassionato del bello, amante della sua terra e che ne ha saputo carpire l’animo romantico, allestendo le pareti del borgo con meravigliose opere d’arte. Quest’anno non sarà con noi. Resta però uno straordinario museo composto da cento bellezze di un valore inestimabile che raccontano la storia di un territorio, le radici di un popolo e il talento di ciascun artista”.

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