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Economia sostenibile, da Tufillo al Congo, passando per le Marche

Diverse associazioni si sono ritrovate insieme per condividere interessi comuni e innescare nuove forme di collaborazione

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Cosa hanno in comune un'associazione di beneficenza, una cooperativa che coinvolge un intero paese, una comunità transregionale e un gruppo di famiglie che fanno la spesa insieme?

Oltre quaranta persone, appartenenti a tali organizzazioni, si sono incontrate lo scorso sabato 7 luglio presso la Sala parrocchiale "San Giuseppe" di San Salvo per rispondere a questa domanda, convinte che la diversità sia una risorsa e l'ascolto reciproco il punto di partenza. Nonostante provenienza ed età variegata, tutte loro sono alla ricerca di forme di economia e società più umane, sperimentandole in prima persona.

Durante la densa giornata è emersa più volte l'affinità di valori e prospettive tra i presenti e si sono immaginate alcune possibilità di collaborazione.

Ottavio Antenucci e Adriano Maci, dell'associazione "Vita e solidarietà" di San Salvo, hanno illustrato la recente esperienza nella Repubblica Democratica del Congo (ex Congo belga) presso la missione di Kinshasa, a cui l'associazione sta dando sostegno attuando i progetti "Atelier" di Righini e "Dove cresce una pianta non cresce la fame" di Mbankana. Il Congo è un paese ricco di risorse (es. diamanti, coltan, e altri minerali preziosi), gestite da compagnie straniere, ma la maggior parte della popolazione rimane povera ed esclusa dai servizi fondamentali, quali sanità e istruzione. Perciò, tramite la coltivazione della manioca e il laboratorio sartoriale, "Vita e Solidarietà" realizza la sua mission di aiuto ai bisognosi e si propone di riuscire nel tempo  a coprire tutti  i costi del Dispensario (piccolo ospedale per chi non puo' pagare) costruito a Mpasa.

Alcuni rappresentanti della Cooperativa di Comunità "L'alveare" di Tufillo hanno invece parlato delle loro prospettive e delle attività attualmente in sperimentazione. Essa è costituita da persone del luogo e da giovani di diversa provenienza trasferitisi in paese per condurre uno stile di vita più consono ai ritmi naturali. Alcuni di loro erano già impegnati in progetti personali che seguono questa filosofia, e ora si stanno cimentando in un progetto finalizzato alla valorizzazione del territorio e delle tipicità locali tramite il recupero dei terreni abbandonati, l'erogazione di servizi a beneficio dei residenti e la sperimentazione di forme di autosufficienza alimentare ed energetica, motivo per cui sono molto interessati a individuare settori sostenibili ed etici da sviluppare con gli altri partecipanti.

Da Marche e Regioni limitrofe vengono invece i membri della Comunità Nuovo Mondo, un gruppo informale che si propone di costruire nuove forme di economia e socialità, ponendo la Comunità come organismo intermedio tra l'individuo/famiglia e lo Stato, con un'organizzazione dagli echi olivettiani. In questi giorni sono in zona perché, tramite conoscenze comuni, hanno  incontrato il gruppo della cooperativa di comunità "L'Alveare"  di Tufillo e stanno valutando delle occasioni per cimentarsi con un primo progetto stanziale in collaborazione con le realtà del territorio vastese (alto, medio, basso). 

Il GAS_VASTO Ã¨ un Gruppo di Acquisto Solidale (GAS), cioè un gruppo di persone che si aggregano per acquistare i prodotti di uso quotidiano seguendo principi etici, e Giovanni ha raccontato di come circa 70 famiglie riescano a distribuirsi i compiti per coordinare la spesa e spostare così denaro dall'economia della grande distribuzione all'economia virtuosa, di chi opera rispettando l'ambiente e le persone. Oltre agli acquisti, realizzano attività di divulgazione: ad esempio il laboratorio (gratuito) di simulazione di un GAS nelle scuole, che ha suscitato nei giovani vive impressioni, tanto che nei giorni seguenti questi si sono autopromossi tutor dei propri genitori nella lettura delle etichette e nella scelta dei prodotti da acquistare.

E' intervenuto anche Pietro da Sulmona, per l'Associazione Gea. Partendo da basi teoriche ampiamente condivise dai presenti, ha mostrato come, di passaggio in passaggio, sono arrivati a concepire e poi avviare una innovativa integrazione tra Gas, Banca del Tempo ed Economia del Dono. Attualmente stanno sperimentando il progetto pilota "Un seme di economia solidale nell'economia di mercato", in cui parte dei beni acquistati sono ripagati in denaro per coprire i soli costi di produzione e in unità di tempo per compensare il tempo speso per produrre il bene.

Le discussioni sono poi continuate in pizzeria, dove tra un trancio e l'altro si è potuto approfondire vis-à-vis ciò che nell'incontro si era tralasciato - ma nemmeno la serata è bastata! Alla fine ci si è lasciati con l'intenzione di proseguire la rispettiva conoscenza e costruire forme di collaborazione nei prossimi mesi.

 

Per contatti e approfondimenti:

 

 

 

 

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