Domenica 3 febbraio i bambini dagli 8 ai 10 anni del gruppo Scout di San Salvo hanno vissuto una giornata molto intensa fatta di giochi, condivisione e dello stare insieme perchè entravano a far parte del "branco", sette nuovi lupetti. E' questo è un evento che si caratterizza con una vera e propria cerimonia in cui i bambini del primo anno sono chiamati in prima persona a voler intraprendere questo cammino dopo essere stati coinvolti a 360° in questa realtà per un periodo di circa tre mesi. La promessa oltre ad essere una vera e una formula da ripetere è anche il nome del fazzolettone giallo, blu e verde e che prima di essere consegnato ai futuri scout, viene benedetto. I genitori dei bambini che fanno le promesse solitamente partecipano alla celebrazione con tanta emozione. Queste sono le parole di una mamma di un nuovo lupetto, di un bambino che ha fatto la promessa, di un altro bambino al secondo anno del percorso scout e di un capo e che esprimono più di mille parole lo spirito scout.
È un giorno in cui ci si sente parte di una grande famiglia che cresce, ci si confronta, ci si relaziona e che insegna l'importanza del rispetto degli anziani, e porta ad affrontare piccole grandi prove con se stessi e con gli altri. La voce trema, il cuore batte forte durante la promessa anche perché il tutto avviene sotto lo sguardo di Cristo, sguardo paziente e autorevole come quello degli anziani, ma anche gioioso, fresco e irrequieto come quello dei giovani lupetti. (Rossana la mamma di uno dei sette bambini che ha fatto la promessa)
Avevo paura di non ricordare le promesse, i motti ecc perché non volevo impappinarmi vicino ai miei compagni e non volevo deludere i miei capi. Ma poi man mano che mi avvicinavo ad Akela mi sentivo più sicuro e quando mi ha detto che era contento di me mi sono rassicurato e poi tutto è andato bene. Quando raccontano le storie del libro della giungla o ci spiegano le parabole lo fanno in un modo divertente e facile, pensano a farci capire ogni messaggio nascosto della storia. Anche se non ce lo dicono in maniera esplicita, noi, nella nostra testa, arriviamo a capire che quella storia non è finta, ma potrebbe essere la nostra storia un domani. é importante per me quando mi danno anche un piccolo incarico mi fa sentire utile e importante. E la domenica dico a mamma io devo andare a messa perchè ho una responsabilità e devo incontrare i miei capi e i miei compagni. Mentre dicevo la promessa avevo il cuore che batteva e la bocca asciutta per la paura di sbagliare ma poi mi sono fatto coraggio perché so che tutti intorno a me mi avrebbero capito, sia la mia famiglia che il mio "branco". Nel branco ognuno di noi ha la sua importanza e può essere se stesso senza mai scordare le regole e il rispetto per gli altri. (Danilo, uno dei bambini che ha fatto la promessa)
Ieri sono stato fiero di un mio amico che ha fatto la promessa ed ero talmente fiero che gli ho delegato un compito che avevo io e a cui comunque tenevo a farlo, l'ultimo urlo prima della chiusura del cerchio con cui si terminava la giornata. (Simone un lupetto del secondo anno)
Ogni volta che un bambino fa la promessa è un altro membro che fa parte della grande famiglia scout. Sono momenti di accoglienza e condivisione per tutto il branco... oggi abbiamo fatto la cerimonia della promessa a 7 cuccioli e a breve la faremo ad altri 8 lupetti, così il branco di Seeone del San Salvo 1 sarà al completo.
La promessa e questa...
*Prometto con l’aiuto è l’esempio di Gesù,
di fare del mio meglio per migliorare me stesso,
per rispettare gli altri,
e osservare la legge del branco.*
Con questa promessa ogni lupetto viene accolto nel branco. (Isabella uno dei capi)