L'associazione Vita e Solidarietà è nata su ispirazione di don Angelo Papa e dopo la sua morte è stata portata avanti con grande passione e impegno con lo spirito di missione dal suo presidente Ottavio Antenuci. Da domenica 18 febbraio l'associazione è in Sry Lanka, il primo paese povero dove ha cominciato a sostenere con diverse atiività i più bisognosi attraverso varie attività . Questo il racconto di Ottavio dei primi quattro giorni di missione.
Sri Lanka 2019
18 e 19 febbraioVisita all'asilo di Rambewa e incontro ragazzi/e di padre Ramesh.
Nella tarda mattinata di lunedì, al nostro arrivo all'asilo di Rambewa, erano ad accoglierci, come ogni anno, con in mano mazzetti di fiori, una moltitudine di bambini festosi.realizzare
Il calore e i sorrisi di sempre, i loro abbracci, nonostante gli anni che passano, continuano ad emozionarmi ancora e a toccarmi dentro.
L'immancabile lecca lecca ha contribuito ancor di piu ad addolcire l'incontro.
Ieri martedì, abbiamo incontrato a Kilinochchi i 30 ragazzi/e da noi aiutati che padre Ramesh aveva provveduto a riunire approfittando della festa buddista "Poja moon".
Ragazzi molti dei quali già grandi, tutti molto riservati e comunque sorridenti, sempre riconoscenti per l'aiuto ricevuto e che continuano a ricevere.
Diversi ci hanno mostrato i loro attestati di frequenza all'università resa possibile solo grazie a questo nostro aiuto.
A Kilinochchi, citta martoriata dalla guerra civile finita nel 2009, un grande monumento mostra un muro sfondato da un proiettile di cannone. Dalle crepe nasce un grande fiore...
Grazie ancora a tutti.
Ottavio
Sri Lanka 2019
20 e 21 febbraioOrfanotrofi di Toddhawely e Pesalai
Nella tarda mattinata di mercoledì 20, percorrendo una ormai comoda strada costeggiata da campi di riso e laghi pieni di ninfee, siamo giunti all'orfanotrofio di Toddhawely. Erano ad attenderci i ragazzi adottati arrivati da Mannar e dai villaggi della costa. Nel pomeriggio, a frotte, sono tornate le 20 ragazze ospitate nellorfanotrofio.
Quelle dello scorso anno si ricordano di me, tutte mi sorridono e mi circondano in un caloroso abbraccio.
Nel pomeriggio ci rechiamo nel villaggio di Pesalai dove sono ad attenderci le 35 ragazze ospitate nell'orfanotrofio. Suor Juliyet, una Dominicana, ci parla di loro e dei loro progetti per il futuro. Ci mostra anche alcuni lavori, federe e cuscini realizzati con le macchine da cucire da noi portate in questo orfanotrofio, tra non poche difficoltà , nel lontano 2008 ai tempi della guerra civile.
A sera concludiamo la giornata offrendo un buon gelato, molto gradito, alle ragazzine dell'orfanotrofio di Toddhawely.