Spazio alla meritocrazia e stoppare sul nascere qualsivoglia tentativo di 'spintarella' con la raccomandazione del politico di turno. Lo ribadiscono i vertici dell'Ikea relativamente al caso, che sta facendo discutere non poco in Abruzzo, emerso grazie ad un lancio su Twitter e successivamente postato anche su Facebook, da parte del coordinatore regionale dei Giovani dell'Italia dei Valori, Giampiero Riccardo. "Sono venuto a sapere che Ikea ha mandato una lettera ai politici abruzzesi - dice Giampiero Riccardo in un'intervista pubblicata sul quotidiano Il Centro -, invitandoli a smettere con le pressioni e ho ritenuto di condividerla per scoraggiare altri dal seguirne l'esempio". Per l'insediamento Ikea, di prossima apertura in Abruzzo, in territorio di San Giovanni Teatino, a breve distanza dal casello autostradale Pescara Ovest-Chieti dell'A14, sono disponibili 220 posti di lavoro e, nelle settimane passate, sono state complessivamente 30.446 le domande pervenute. Un'ulteriore conferma della 'fame di lavoro', specie da parte dei giovani, che c'è oggi. Il responsabile di Ikea Italia, Valerio Di Bussolo, spegne sul nascere la questione. "E' vero che un politico abruzzese ha chiesto come stavano andando i colloqui di alcuni candidati. Ovviamente non diamo informazioni a terzi di questo tipo, visto che abbiamo un rapporto diretto e unico con ciascun candidato, a cui diamo notizie a selezione avvenuta. La nostra politica aziendale - ha continuato Di Bussolo - è improntata alla scelta dei dipendenti su base meritocratica, per competenze, esperienza e motivazione personale. Pressioni ci sono sempre, non solo qui. Le abbiamo avute anche per gli altri punti vendita sparsi in l'Italia, ma la risposta è stata sempre la nostra politica Ikea: cristallina e senza eccezioni".