Il dibattito pubblico richiesto da Tiziana Magnacca c’è stato, ma solo in parte. Una parte molto ristretta. Nei giorni passati, oltre a quella di Mariotti (Pd) – sì, ma con un moderatore terzo e regole uguali per tutti – erano pervenute le risposte degli altri tre candidati a sindaco: un «sì» incondizionato da Marco Sabatini (Movimento 5 Stelle), un «sì» con le stesse condizioni di sopra da parte di Fabio Travaglini (Udc) e una lunga risposta dall’inchiostro avvelenato da Domenico Di Stefano (Nuovo Centrosinistra). «La Sua disperata esigenza di visibilità è palese», «beata Lei che ha il "camper" per trascorrere veri momenti di relax!», alcuni dei passaggi dall’ingiustificato aspetto dell'attacco personale.
L’acido botta e risposta tra i due, poi, continuerà sul palco di ieri. Di Stefano afferma che «le donne arrivano sempre prima di noi uomini», aggiungendo «a volte anche in malignità , passatemi la battuta». Una battuta che scatenerà le ire della controparte. La candidata del centrodestra sale sul palco visibilmente adirata e drammatizza quanto detto poco prima affermando – sdegnata – che tali parole mostrano il pensiero medievale di Di Stefano riguardo alla donna. Un’esasperazione dei toni eccessiva, non veritiera – nel Medioevo si pensava tutt’altro che la donna arrivasse prima dell’uomo – e dal gusto surreale se si considera che tale indignazione giunge dallo stesso partito il cui (ex?) leader nazionale è al centro di scandali di ben altra portata.
Il confronto pubblico. Dopo le risposte degli altri candidati, Tiziana Magnacca diffonde una nota che si conclude con: «In rispetto all'unico candidato sindaco che ha dimostrato di non aver timore alcuno del pubblico confronto, rinnovo la mia disponibilità al dott. Sabatini, candidato del movimento 5 stelle, con cui avrò il piacere di dibattere domenica 29». Nella mattinata di ieri, l’ufficio elettorale del Pdl, contattato a riguardo, afferma che: «Il confronto avrebbe senso solo se tutti confermassero la partecipazione. Con un solo interlocutore non avrebbe alcun senso». Il dibattito c’è o non c’è? La risposta è alle 19 quando sul palco sono invitati a salire i candidati del Movimento. Tiziana Magnacca ne approfitta per ricordare le regole: presenza di un moderatore, due domande a testa (rivolte da un candidato all’altro) e tre minuti a risposta. I due candidati sindaco decidono di non farsi male. Inizia la Magnacca che chiede con quali prospettive si siano presentati da soli e con quali fondi finanziaranno il wi-fi gratuito, l’acqua a chilometro zero e la conversione del parcheggio di via Montegrappa. Le domande di Sabatini sono ben lontane dallo stile ficcante di Grillo e diventano presto assist per le risposte della Magnacca. La prima riguarda i presunti – «si sente dire in giro…» – incarichi multipli che la candidata del centrodestra avrebbe in Regione e Provincia smentiti subito dalla diretta interessata. L’unico altro incarico è il posto da consigliere nel servizio trasporti regionale, in parte pubblico, che lascerà in caso di investitura a sindaco – e che attualmente le fruttano circa 500 € lorde al mese, insomma non un patrimonio. La risposta supera i tre minuti concordati e continua anche nella successiva (che durerà qualche secondo in meno del previsto). La seconda domanda è sul perché la proposta di diretta streaming dei consigli comunali non sia stata formulata nei quattro anni e mezzo di opposizione. È un autogol inatteso. Come ripetuto anche da Tiziana Magnacca, la diretta streaming era stata proposta dal gruppo di opposizione (del quale faceva parte), ma tutti i consiglieri di maggioranza la bocciarono.
Il confronto a due termina qui. Una dimostrazione della fondatezza dei dubbi di Mariotti e Travaglini. La presenza di un moderatore che non sia uno dei candidati (cosa che non è accaduta ieri) e che garantisca tempi e modalità di risposta uguali per tutti allontanerebbe quel sapore di ‘preconfezionato’ che svilisce l’ottima proposta di Tiziana Magnacca. A proposito, la candidata del centrodestra resta in attesa della disponibilità degli altri: «Resto in attesa di conoscere vostre regole e disponibilità , insomma, parlatene tra voi, e fatemi sapere, avete la mia più completa disponibilità , certa che userete con me la stessa correttezza che ho usato io nei vostri confronti». A meno di una settimana delle elezioni il tanto dibattuto confronto pubblico riuscirà ad andare in scena?