“Visto il delicato momento che la società sta vivendo, era proprio il caso di acquistare nuove autovetture per i nostri dirigenti?”: il commento, a margine di un intervento relativo all’applicazione dell’accordo del premio di partecipazione, è dei delegati Rsu della Filctem-Cgil e Uilcem-Uil alla Pilkington di Piana Sant’Angelo a San Salvo.
Se sacrifici devono esserci, insomma, è la riflessione dei rappresentanti dei lavoratori, che siano per tutti.
Per la Pilkington, attualmente, non mancano le preoccupazioni, soprattutto in riferimento agli scenari poco incoraggianti, a livello mondiale, della ‘casa madre’ di riferimento dell’insediamento industriale vetrario del Vastese, la Nippon Sheet Glass con un numero di esuberi, inizialmente stimato in 150 unità, destinato a ripercuotersi con tutti i suoi pesanti effetti sulla forza lavoro del sito sansalvese. E, in aggiunta, anche un nuovo provvedimento di cassa integrazione che interesserà a breve le maestranze.
Tornando al premio di partecipazione, le componenti Rsu di Cgil e Uil evidenziano l’errore commesso dalla società nell’applicazione dell’accordo. “L’errore rilevato – si legge in una nota - è legato al calcolo delle percentuali dell’incentivo all’assiduità al lavoro. La società, dopo una analisi interna, ha ammesso di aver sbagliato, adducendo come scusa l’errore tecnico, ed ha dichiarato che rimedierà elargendo la differenza in ammanco sulla prossima busta paga: 85,92 euro per i lavoratori con due anni senza malattia; 103,11 euro per i lavoratori con tre anni senza malattia. Anche se si è trovata una soluzione – sottolineano ancora i rappresentanti sindacali - l’errore resta poco comprensibile e grave”. E vengono sollevati dubbi: “Errore o svista che sia, la responsabilità sarà accertata? Possiamo stare tranquilli che gli errori non si ripeteranno più o non siano stati commessi altre volte? I delegati richiamano a una maggiore attenzione le figure aziendali preposte alla stipula e alla corretta applicazione degli accordi tra le parti. La Rsu ha anche esortato l’azienda ad applicare la cassa integrazione guadagni ordinaria in modo equo e ad rispettare le corrette regole dettate dall’Inps nella gestione riguardo alle giacenze tra ferie e riduzione orario lavoro”.
