Dall'alto dicono di votare per il candidato sindaco del Nuovo Centrosinistra Domenico Di Stefano, ma la dirigenza locale del Partito Democratico non cambia linea e ribadisce la propria posizione in vista del ballottaggio di domenica e lunedì prossimi. Cioè nessuna indicazione di voto al proprio elettorato che è libero di scegliere tra Di Stefano e la candidata del centrodestra Tiziana Magnacca. La mediazione è stata tentata dal coordinatore provinciale Camillo Di Giuseppe e dal senatore Giovanni Legnini, che nei giorni scorsi hanno incontrato Arnaldo Mariotti, candidato del Pd alle elezioni del 6 e 7 maggio e Agostino Monteferrante, segretario cittadino del partito. «Siamo consapevoli delle ragioni ostative a un accordo politico, espresse sia dalle liste che hanno sostenuto Mariotti che da quelle collegate al candidato Di Stefano e rispettiamo la decisione in tal senso assunta», affermano Di Giuseppe e Legnini, «tuttavia tra un candidato del Pdl e uno appartente al campo del centrosinistra, qual è Di Stefano, l'opzione del Pd non può che essere coerente con il quadro di alleanze che in tutta la Regione hanno consentito di avviare un grande cambiamento a partire dalle autonomie locali, il cui governo non può essere affidato alla destra che ha fallito la prova di governo in Abruzzo e in Italia». 

I due esponenti politici ricordano che la posizione del Pd su San Salvo è quella espressa dal segretario regionale Silvio Paolucci «che ha formulato un forte appello agli elettori per un voto ai candidati del centrosinistra». La libertà di voto viene ribadita dai Democratici per San Salvo, una delle due formazioni civiche che ha appoggiato Mariotti al primo turno, ma uno degli animatori della lista, Osvaldo Menna, ex assessore comunale con la giunta di Gabriele Marchese, ha dichiarato pubblicamente che voterà per la candidata del centrodestra.