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Provoca un incidente stradale e poi viene ritrovato morto. In spiaggia il cadavere di un trentenne

L'episodio a San Salvo. Indaga la Polizia

redazione
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Provoca un incidente stradale e qualche tempo dopo, a distanza di diverse centinaia di metri dal luogo del sinistro, viene ritrovato morto.
 

Il cadavere di un ragazzo, 30 anni di età, è stato rinvenuto sulla spiaggia di San Salvo Marina.
 

E' ancora tutto da chiarire l'episodio avvenuto tra questa notte e la prima mattinata odierna. Indaga sul fatto la Polizia. Vittima è Jonh Fredy Mecoli, operaio di San Salvo. Sul luogo del ritrovamento del corpo si sono portati operatori del 118, la Polizia coordinata dal dirigente del Commissariato di Vasto e vice questore Cesare Ciammaichella, Polizia Municipale, gruppo di Protezione Civile Valtrigno, il sostituto procuratore Enrica Medori e il sindaco di San Salvo, Tiziana Magnacca.
 

LA PRIMA RICOSTRUZIONE - Intorno alle 2.30, Mecoli, alla guida della sua Fiat 'Grande Punto', è stato protagonista di un incidente stradale, avvenuto sulla Statale 16 Adriatica in territorio di San Salvo, con l'Audi 'A3' condotta da un giovane sansalvese, rimasto ferito nel violento urto con la conseguenza di un trauma facciale, inizialmente soccorso e ricoverato al 'San Pio' di Vasto e successivamente trasferito al più attrezzato presidio di Lanciano. Ne avrà per una trentina di giorni. John Fredy Mecoli, dopo l'incidente, si è poi allontanato facendo perdere le proprie tracce. Sono stati alcuni giovani molisani di Pescolanciano, stamane, all'alba, a notare il cadavere a riva ed a segnalare l'accaduto al centralino del 113.
 

La Procura della Repubblica Vasto ha disposto l'apertura di un'inchiesta per fare piena luce sull'accaduto con relativa autopsia per determinare, esattamente, le cause della morte di John Fredy Mecoli. In base ai primi accertamenti compiuti, con la ricognizione cadaverica eseguita dal medico legale della Asl Lanciano-Vasto-Chieti Raffaele Ciccarese, la morte è per annegamento. Il dirigente del Commissariato Ciammaichella, infatti, parla di morte a seguito di "annegamento senza alcuna forma di violenza". Da verificare se il ragazzo abbia avuto un malore prima di perdere la vita. Mecoli lavorava come operaio alla Sevel di Atessa, in Val di Sangro. In passato, per lui, qualche guaio con la giustizia. Con la sorella, più piccola di lui di un anno, era stato adottato da una famiglia sansalvese. Da segnalare che per impedire la visione ai tanti bagnanti presenti questa mattina in spiaggia della salma, il gruppo Valtrigno ha montato un gazebo in attesa del via libera del magistrato di turno al trasferimento del cadavere per la successiva autopsia.
 

Fotoservizio a cura di: Ercole Michele d'Ercole

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