Dopo le elezioni allo stabilimento della Denso di Piana Sant'Angelo non accenna a placarsi il botta e risposta fra Fiom-Cgil e Fim-Cisl sui risultati. La Fiom è risultata la più votata, ma in base al sistema di ripartizione dei seggi avrà meno rappresentanti della Fim.
Mario Codagnone, segretario della Fiom-Cgil, parla di atto antidemocratico:
Quello che si è consumato con il rinnovo della RSU-RLS alla Denso è un fatto grave ed antidemocratico perché la FIOM è da110 anni che fa contrattazione, che è firmataria dei contratti nazionali e di tutti quelli aziendali alla Denso.Qui è’ il primo Sindacato con 282 voti e deve essere rispettato sul piano democratico. Qualcuno, sono convinto, ci ridarà quello che i lavoratori della Denso ci hanno riconosciuto, e che una interpretazione di parte della Commissione Elettorale sull’assegnazione dei delegati ci ha tolto.
Al segretario provinciale della Fim Primiano Biscotti dico che i patti di tanti anni fa fra CGIL,CISL E UIL non reggono più a seguito degli ACCORDI SEPARATI che la Fiom non ha mai praticato. L’intesa nazionale del 28 giugno 2011 tra Cgil,Cisl e Uil ha dato il compito a tutte le federazioni di categoria di definire le regole di voto della rappresentanza per la contrattazione e la democrazia per tutti i lavoratori. La FIOM sono mesi che cerca di fissare un percorso. Altri sono assenti.
La democrazia è un valore e una cosa seria e la FIOM dal 1995 che sostiene che per salvare la democrazia sindacale serve un sistema elettorale proporzionale e il voto libero dei lavoratori che scelgono da chi devono essere rappresentati. Come accade nel settore pubblico dove in base ai voti che una organizzazione prende avrà in maniera proporzionale i relativi delegati. La libertà e la democrazia sindacale sono valori da affermare e consolidare in una società complessa ed articolata come la nostra. Non siamo più negli anni 80. Non possono esistere rendite di posizione per nessuno. La Fiom e la Cgil sono da anni che si battono per cambiare le regole. Battiamoci insieme per avere dal parlamento una legge sulla rappresentanza, tipo quello fatto per il settore pubblico, in tutti gli altri settori che definisca per legge le modalità delle elezioni e della rappresentanza. Questo è il terreno per misurare chi realmente vuole affermare la democrazia sindacale.
Allo sviluppo della Denso abbiamo tutti lavorato e continueremo a farlo, cosi come per le altre realtà della provincia.
Nella convinzione che nella elezione della RSU alla Denso sia stato fatto un evidente sopruso alla democrazia da sanare, continueremo a lavorare, come sempre, per difendere gli interessi dei lavoratori.
A stretto giro risponde il segretario provinciale della Fim-Cisl, Primiano Biscotti, che rimanda al mittente le accuse:
In riferimento alle elezioni delle RSU alla Denso di San Salvo, vogliamo chiarire come stanno realmente le cose:
nel 1993 unitariamente Cgil-Cisl-Uil e Fim-Fiom-Uilm, in un accordo con Confindustria e Federmeccanica, hanno stabilito delle regole per il rinnovo della Rappresentanza Sindacale Unitaria (Rsu). Per tutti i lavoratori e per tutte le categorie, il sistema elettorale prevede la ripartizione in base ai voti proporzionalmente ottenuti nel seguente modo:
• 2/3 dei rappresentanti tra tutte liste sindacali;
• 1/3 dei rappresentanti tra le liste delle organizzazioni sindacali firmatarie dei Contratti Nazionali.!
QUAL'E' LA NOVITA' ALLORA? SULLE REGOLE NESSUNA!
L’unica novità è che la Fiom, per sua scelta, dal 1° gennaio 2012, non è più firmataria del Contratto Nazionale. Pertanto come tutte le altre organizzazioni sindacali non firmatarie (ad es. Slai Cobas, Flmu Cub ecc.), non ha diritto alla ripartizione della quota 1/3 della Rsu.
Potrebbe partecipare alla quota 1/3 se firmasse il Contratto fatto da FIM e UILM, come del resto han fatto Ugl e Fismic.
Queste sono le regole firmate anche dalla Fiom il 2 febbraio 1994.
Prima del 1995, non era necessario che le organizzazioni sindacali fossero firmatarie di un contratto nazionale per aver diritto alla nomina della RSA.
Fu in quell’anno a seguito del referendum abrogativo sostenuto dalla Fiom, che si determinò questo vincolo.
Tra l'altro la FIOM ha questa “ispirazione democratica” solo quando gli conviene. Perchè nelle scorse elezioni svolte alla Denso (quando la Fiom era firmataria di Contratto Nazionale) e in tutte le altre aziende non ha mai sostenuto che anche i COBAS dovevano partecipare all'assegnazione della quota 1/3?
L'accordo del 28 giugno 2011 firmato da CGIL-CISL-UIL (n.b. anche dalla CGIL) non ha modificato le regole nei rinnovi RSU. Ha definito le procedure di approvazione degli accordi e la certificazione degli iscritti; è per questo motivo che la Fiom non lo ha riconosciuto.
Le Rsu alla Denso di San Salvo sono state elette secondo le normative vigenti in tutto il mondo del lavoro italiano. La democrazia è un valore, è una cosa seria, per questo è definita da regole che non possono essere cambiate per i propri interessi!
Il presente era doveroso per fare chiarezza. Eviteremo ogni sterile polemica e faremo di tutto per ripagare la fiducia che i lavoratori della Denso hanno riposto in noi attraverso il libero voto, concentrando i nostri sforzi sui problemi che nei prossimi mesi dovremo affrontare a causa della crisi del mercato dell'automobile.