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Ai Miracoli di Casalbordino l'ultimo addio a Gabriele Di Tullio per una morte ancora senza responsabile

Dalla famiglia l'appello a chi ha sparato: 'Si costituisca ai Carabinieri'

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Non sarebbe durata a lungo l’agonia di Gabriele Di Tullio, 55 anni, ucciso da un colpo di fucile, domenica notte, in località San Pietro Sud nelle campagne di Casalbordino.


Ieri, il perito incaricato dalla Procura, il dottor Pietro Falco, subito dopo aver prestato giuramento, ha eseguito l’esame autoptico sul povero Gabriele, ex operaio della Sevel di Atessa. La Procura ha anche nominato un perito balistico, Gianluigi Marino, al quale spetterà ricostruire la traiettoria di quel colpo mortale che, raggiunta la vittima alla gamba sinistra, ha reciso l’arteria femorale causando la morte dell’uomo per dissanguamento. La Procura della Repubblica di Vasto ha aperto un fascicolo contro ignoti per omicidio ma tutto lascerebbe pensare che si sia trattato di un terribile incidente.

A sparare, con tutta probabilità, un cacciatore di frodo che, complice l’oscurità e le alte coltivazioni, avrebbe scambiato Di Lallo per un cinghiale. Sul posto, gli investigatori dei Carabinieri avrebbero rinvenuto anche alcune cartucce, poste sotto sequestro, e che ora saranno sottoposte a perizia. Intanto, per tutta la giornata di lunedì, i Carabinieri di Casalbordino hanno ascoltato i familiari di Gabriele Di Lallo. Le indagini si muovono a trecentosessanta gradi, nulla viene trascurato. Persino uno dei fratelli della vittima, rappresentato dall’avvocato Angela Pennetta, ha spontaneamente consegnato il proprio fucile ai militari, sottoponendosi alla prova dello stub per contribuire alle indagini.

Una vita specchiata quella di Gabriele, benvoluto da tutti. Un uomo senza nemici intorno al quale la famiglia si era stretta ancora di più dopo la disgrazia che lo aveva colpito con la perdita, qualche anno fa, della moglie che lo aveva lasciato solo con due figlie che oggi hanno 13 e 24 anni. E proprio per tutelare le figlie di Gabriele, rimaste orfane di entrambi i genitori, i fratelli e la sorella della vittima si sono rivolti ad un legale, l’avvocato Pompeo Del Re. La famiglia avrebbe espresso l’intenzione di costituirsi parte civile in un eventuale procedimento.

Una tragedia che ha sconvolto tutta Casalbordino e non solo, visto che Gabriele, persona gioviale ed amabile, era assai conosciuto nel Vastese. A suscitare profonda commozione la sua drammatica fine, perché Gabriele che non è morto subito ma ha sofferto a lungo, impossibilitato a chiedere aiuto, gravemente ferito e avvolto dal buio in quel podere di famiglia dove si era recato per raccogliere pannocchie di mais. A suscitare rabbia e sconcerto il fatto che l’ignoto assassino, dopo averlo colpito, possa essere volontariamente fuggito per non avere guai con la giustizia, causando la morte di un innocente. E dalla famiglia l'appello a chi ha sparato: "Si costituisca ai Carabinieri".

Oggi, alle 16, nel santuario dei Miracoli di Casalbordino, l'ultimo saluto a Gabriele Di Tullio.

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