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Un omicidio, due indiziati ed una intera comunità sconvolta per l'efferato delitto di via Fedro

Due i giovani fermati dopo le indagini di Carabinieri e Procura. Le accuse sono di omicidio volontario aggravato e rapina

Redazione
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L'omicidio di Albina Paganelli, pensionata di 69 anni, avvenuto nella sua abitazione di via Fedro, ha lasciato sconvolta e attonita la comunità di San Salvo e non solo.


Per domani mattina, in ospedale a Vasto, è programmata l'autopsia sul corpo della donna, colpita da tredici coltellate. Carabinieri e Procura, che indagano sul grave delitto, hanno da subito concentrato le loro attenzioni su alcuni giovani del posto.

E ieri sera, al termine di un interrogatorio durato alcune ore in Procura a Vasto il sostituto procuratore Enrica Medori ha firmato un provvedimento di fermo di polizia per due persone, in relazione all’uccisione di Albina Paganelli. Si tratta di Vito Pagano, 28 anni di San Salvo, e di Gelu Chelmus, 31enne di nazionalità rumena residente a San Salvo. I due sono accusati di omicidio volontario e rapina, in concorso, aggravati dall’efferatezza. Sono stati condotti nel carcere di Torre Sinello a Vasto. In procura il 28enne è stato messo a confronto con il rumeno sul quale avrebbe scaricato ogni responsabilità.

L’avvocato difensore del giovane sansalvese, Clementina De Virgiliis, ribadisce l’estraneità ai fatti del suo assistito. Il giovane, interrogato in merito alla presenza di prove raccolte che lo legherebbero all’omicidio, ha detto che sono state messe in casa sua da terzi a sua insaputa. Nell’abitazione, in un borsone, i Carabinieri avrebbero trovato l’arma del delitto e indumenti sporchi di sangue.

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