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La movida sansalvese al centro del dibattito tra turisti e residenti

il popolo della notte contrapposto a chi vorrebbe un pò di serenità in una zona dove il "Turismo" è ancora lontano.

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Amo San Salvo Marina forse più di alcuni San Salvesi che la considerano territorio di caccia all'avventizio.. Il mio e il nostro sogno è di vederla crescere turisticamente e dare lavoro stabile e sicuro a migliaia di San Salvesi e Viciniori... Gli esercizi commerciali e turistici che quotidianamente frequentiamo sono nati e cresciuti grazie agli acquisti degli abitanti stagionali... Ieri io e mia moglie da soli abbiamo speso quasi trenta euro di bitter e altro per una serata di musica e suoni che si è conclusa all'una  di notte... Per non parlare delle altre spese, tasse e balzelli pagati senza sconto alcuno.. Non capisco quindi il fondamento del veleno e del vomito nei commenti bugiardi che mi hanno bersagliato.... Ma mi consolo riflettendo che l'offesa è l'arma di chi non ha argomenti...
Lo sviluppo civile di San Salvo Marina è una aspettativa di tutti e specialmente di chi come me e i tanti "signorifaiello" vi ha investito i risparmi e il lavoro... E tra l'altro preferisco che mio figlio, cresciuto a San Salvo dalla più tenera età, oggi che ha ventiquattro anni si trattenga a San Salvo invece di percorrere la statale nelle ore notturne... Ma quest'anno alcuni amici a cui avevo prestato le chiavi me le hanno restituite con tante grazie a causa del rumore assordante fino a mattina... Per i ricorrenti "eventi" a beneficio quasi esclusivo dei locali che poi all'alba si ritirano nelle loro silenziose dimore dell'entroterra... Dove qualcuno ci suggerisce di relegarci con l'arroganza di chi non vuole ascoltare.
Ed è proprio la mancanza di ascolto che viene confessata nei commenti dell'Avv. Cilli e degli altri che mi fa riflettere sulla possibilità di trovare insieme un punto di intesa sostenibile che non provenga da un Organo giudiziario dove ancora per fortuna si applica la legge nazionale e non quella locale o localistica.
Quale alternativa proponete?... Ce ne dobbiamo andare in altri luoghi?... Allora espropriateci ... Chi volete al nostro posto?... Le nostre case realizzate con regolare  licenza e comprate e mantenute a costo di enormi sacrifici saranno abbattute per far largo alla steppa su cui bombardare decibel notturni senza criterio?... A distanza di qualche anno chi resisterà?... Quanti esercizi commerciali a ridosso di civili abitazioni sosterranno l'abbandono residenziale della Marina?... Gli spazi pubblici (il porto turistico che doveva essere aperto al pubblico per la passeggiata sul mare...) adibiti a discoteca senza oneri... Ma soprattutto senza regole.... Ad uso di imprenditori troppo rampanti e furbi...saranno ancora gestibili?... O è meglio ascoltare le istanze e le esigenze di chi non vuole altro che il bene commerciale e ovviamente turistico della zona?..
Tra il "centro termale" e l'inferno delle notti di immissiioni rumorose e dolorose ci sono tantissime "sfumature di grigio" che sono compatibili con il vivere civile... Allora rispondo all'Avv. Cilli invitandolo a non proporre strumentali estremizzazioni e a tentare di considerare l'ipotesi della convivenza delle esigenze legittime del divertimento e della vivibilità.... E agli altri interlocutori che hanno affollato la pagina di non usare l'arma pericolosa e criminalizzante della individualizzazione..Senza bugie e offese gratuite velate da "diritto di replica" e senza quella chiusura mentale che qualche anno  fa fece dire ad un Responsabile del Municipio di San Salvo a cui ci eravamo rivolti per sollecitare interventi per la penuria d'acqua nel periodo estivo, che a lui non glie ne fregava di dare l'acqua alla "donnetta che deve lavare i panni "alla Marina nel periodo di Ferragosto perchè l'acqua doveva servire alla SIV e che "San Salvo" (di quei tempi) aveva la "vocazione industriale ?... Altri tempi ... Altre vocazioni ma identica la cultura della chiusura dei rubinetti di ascolto???...

Avv. Andrea Faiello

 

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