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È al riparo insieme ai suoi 6 cuccioli il cane maltrattato di Lentella

Decisivo l'impegno dell'associazione Amici di Zampa

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È stata chiamata Martina la cagnetta di Lentella trascinata da un auto il primo novembre scorso. Il personale dell’associazione Amici di Zampa ha scelto questo nome perché l’arrivo nel canile di Vasto – gestito dalla stessa associazione – è avvenuto in prossimità della festa di San Martino.
Martina vi è arrivata insieme ai suoi sei cuccioli di pochi giorni, dati alla luce dopo aver subito il terribile trattamento. E di quell’episodio porta ancora i segni. Si notano solo le escoriazioni sulle zampe anteriori perché oggi la cagnetta si erge a difesa della sua nidiata.

Presto sia lei che i cuccioli avranno bisogno di una casa, come conferma Rosanna Florio, presidente dell’associazione: «È un cane stupendo, docile. È inammissibile il trattamento che ha ricevuto, per questo ci costituiremo parte civile. A quanto pare, l’uomo ha dichiarato di aver agito così per non sporcare la macchina. Nessuno è obbligato ad amare gli animali, ma se una persona non ama l’arte di certo non rovina i quadri. I cuccioli hanno solo pochi giorni, fra un paio di mesi, dopo lo svezzamento, sarà possibile adottarli. Già ora, però, è possibile venire a scegliere il proprio cucciolo. Potrebbe essere un bellissimo regalo di Natale».


L’ASSOCIAZIONE E IL CANILE. Oggi Amici di Zampa gestisce il canile comunale di Vasto con grande sacrificio e passione da parte dei soci. Ospitano attualmente 160 cani provenienti da tutto il Vastese e per accudirli ricevono 1.80 € al giorno (per cane) dall’amministrazione comunale: «Un sentito ringraziamento va all’amministrazione che ci permette di curare e accudire questi splendidi animali. Presto amplieremo il canile per ospitarne altri. Non è vero che non è possibile trovare una casa ai cani ospitati. Da gennaio ne sono stati adottati 30, mentre altri 60 hanno una nuova sistemazione, senza essere passati da qui, grazie alla rete di contatti di Amici di Zampa».


La signora Florio ricorda l’importanza di alcuni semplici accorgimenti: «Oggi c’è bisogno della cultura della sterilizzazione, in modo che i cani randagi non possano mettere al mondo cuccioli che diventeranno randagi a loro volta. Ha un costo di 150 €. Inoltre è importante l’inserimento del microchip: ha un costo di 15 €, ma consente di ritrovare il proprio animale. Qualche tempo fa ci è stato segnalato un randagio nei pressi del San Vitale di San Salvo. Tramite microchip abbiamo scoperto che si trattava di un cane la cui scomparsa era stata denunciata mesi prima a Napoli. Infine, vorrei ricordare come aiutare la nostra associazione: tesserandosi, sostenendo le nostre iniziative, con le adozioni anche a distanza. Per noi sarebbe già un grande aiuto avere dei giovani volontari che vengono a trovarci al canile e magari a portare fuori qualcuno dei nostri ospiti».

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