Al primo turno delle primarie del centrosinistra San Salvo scieglie Renzi. Alla fine dello spoglio delle schede il sindaco di Firenze è avanti di 30 voti sul segretario del Partito Democratico, Pierluigi Bersani. Nella seconda domenica di primarie in un anno sono 901 gli elettori che si sono recati al seggio del Centro culturale 'Aldo Moro'.
Questi i risultati: Renzi 373 (Renzi 41,4%), Bersani 347 (38,5%), Vendola 159 (17,7%), Puppato 14 (1,4%), Tabacci 3 (0,3%).
Avanti, quindi, la linea del segretario del Partito Democratico cittadino, Agostino Monteferrante, rispetto a quella dell'on. Arnaldo Mariotti. Difficile che uno dei candidati già questa sera raggiunga il 50% + 1. Ciò significa che si tornerà alle urne per decidere chi sarà il candidato premier del centrosinistra.
La giornata. Al Centro culturale 'Aldo Moro' per la prima volta dopo le amministrative di maggio, i rappresentanti dei tre partiti promotori delle primarie sono tornati fianco a fianco. Un clima disteso, come ha sottolineato il segretario del Pd, Agostino Monteferrante: «Oggi è una grande giornata di democrazia. Ha vinto il centrosinistra, adesso. C'è grande cordialità tra i comitati».
Soddisfatto anche il segretario del Psi, Stefano Daccò: «L'affluenza è incoraggiante. In questo clima di sfiducia le previsioni potevano essere anche più al ribasso, invece i cittadini stanno dimostrando la voglia di partecipazione».
Non proprio in linea è Emilio Di Cola, segretario di Sel: «Il dato non è negativo, ma io, almeno personalmente, pensavo che si superasse quota mille. Il contributo di 2 € ha frenato molte persone, non per una questione di disponibilità economica, ma di principio. C'è da riconoscere, però, che la città ha risposto, nonostante quello che è accaduto nel centrosinistra sansalvese».