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Centrosinistra, ultimi commenti sulle primarie

Gli schieramenti pronti a collaborare per le politiche 2013

Redazione
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A due giorni dalla conclusione delle primarie che hanno visto l’affermazione di Pierluigi Bersani, il centrosinistra a livello riflette sui risultati a livello nazionale come locale: è tempo di festeggiamenti per chi ha sostenuto il più votato, ma questi non possono durare a lungo, perché è ora, soprattutto, di ripartire con una nuova campagna e un più forte impegno per le prossime politiche.

 

 

«Il buon margine di vantaggio accumulato da Bersani sul concorrente Renzi è la conferma che gli Italiani hanno scelto la concretezza, l’esperienza e la chiarezza delle argomentazioni, per un programma di governo necessariamente politico dopo la lunga fase dei tecnici», commenta il consigliere provinciale e capogruppo Pd di Chieti Camillo D’Amico. La vittoria del segretario del partito non deve però annullare l’apporto positivo che viene dalla spinta innovativa del sindaco di Firenze, «sbagliata nel metodo ma sana nel merito»: «La freschezza e l’entusiasmo immesse nella competizione non potranno essere disperse, ma recuperate in una gestione collegiale e da protagonisti», perché l’obiettivo è dar vita a un gruppo coeso e stabile, che sappia evitare la «brutta esperienza del biennio 2006/2008 con il secondo governo Prodi». Secondo D’Amico le primarie hanno portato alla luce problemi di coerenza, soprattutto in riferimento a posizioni assunte nel congresso del 2009. Per questo sarà importante, secondo il capogruppo Pd, l’attuazione dello statuto e dei regolamenti laddove prevedono il limite dei mandati e quindi la concessione di poche e motivate deroghe.

 

Soddisfatti, anche se il loro candidato non è arrivato al ballottaggio, i sostenitori di Nichi Vendola guardano soprattutto al dato della partecipazione: «Il fatto che il candidato premier del centrosinistra sia stato scelto da tre milioni di persone è un fatto straordinario e per nulla scontato. Gli Italiani, indipendentemente dal loro orientamento politico, hanno risposto bene a questa iniziativa e speriamo che questo diventi un metodo di scelta adottato anche dagli altri», spiega in una nota Alessandro Cianci, coordinatore Sel della federazione di Chieti. Sulla vittoria di Bersani aggiunge: «A questa chiara affermazione hanno contribuito tanti che al primo turno avevano scelto Vendola.  Questo dato ci dice che c’è gran voglia di sinistra anche nel nostro territorio». L’impegno ribadito è, quindi, quello alla massima collaborazione per lavorare insieme e far valere le idee della Sinistra.

 

 

Si soffermano molto sul dato locale i membri del Comitato San Salvo per Matteo Renzi, perché se il loro candidato non ha vinto a livello nazionale, in città ha raggiunto il 49%, «unica località in Abruzzo e nel centro-sud a ottenere questo risultato», precisano. E nell’analisi del voto ci tengono a sottolineare che ai seggi hanno visto «amici e tanta gente comune, non ‘supporter’. San Salvo, come i suoi cittadini, è sempre stata anticipatrice». Ribadiscono quindi il bisogno di cambiamento, chiesto all’interno del Pd perché «crediamo ancora nei partiti e nella loro necessità di coesione e indirizzamento di una comunità», per questo «saremo ancora più uniti all'interno del nostro partito, per vincere le elezioni politiche che ci attendono». Chiudono così un mese che li ha visti dell’altra parte e ringraziano tutti coloro che hanno collaborato, pronti a mettersi al lavoro per la nuova sfida.

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